Per gli appassionati del genere, il mercoledì sera è una sicurezza: c’è Chi l’ha visto? in tv. Nell’ultima puntata andata in onda, tuttavia, i telespettatori sono rimasti colpiti da una telefonata che ha mandato su tutte le furie la conduttrice, la mitica Federica Sciarelli. Già, lei. Sempre posata, super partes e mai sopra le righe. Quella telefonata di ieri sera, però, l’ha fatta esplodere. Se vi siete persi la puntata, ecco un breve riassunto. A un certo punto, la Sciarelli riceve una chiamata in diretta. Non è raro che succeda, dal momento che il famoso programma in onda su Raitre si occupa di persone scomparse e casi di cronaca nera, quindi si basa molto sulle segnalazioni del pubblico. Nessuna sorpresa, dunque, quando la conduttrice interrompe la puntata e si collega col viva voce. A telefonare è un uomo che sostiene di voler fornire una testimonianza sul caso di Emanuele Morganti, il 20enne massacrato di botte fuori da un locale di Alatri e deceduto dopo due giorni di agonia e per cui la Procura di Roma ha ordinato il fermo di due fratellastri. (Continua a leggere dopo la foto)
Al telefono, però, chiede di restare anonimo: “Vorrei rilasciare una testimonianza ma in anonimato. Quella sera ero lì, in quella discoteca, con amici”, dice l’uomo a Federica Sciarelli che però, dopo aver riconosciuto il timbro della voce, lo blocca immediatamente: : “Ma tu sei Michele Caruso?”. Ma lui nega: “No, signora non sono io”. La giornalista, però, insiste perché è sicura che sia proprio lui: “No, no, no, no, no. Guarda, ascolta una cosa. Ascoltate bene. Siccome c’è una persona che importuna le radio romane e anche noi. Guarda se sei Michele Caruso sono fatti tuoi perché questa volta ti denuncio io. Allora Michele Caruso adesso interrompo questa telefonata, però, voglio dire ai nostri telespettatori che se continui a telefonare e a dare fastidio saranno fatti tuoi e ti denuncio io. La devi piantare, fatti curare”. (Continua a leggere dopo le foto)

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Riagganciato il telefono, poi, la presentatrice di Chi l’ha visto? ha spiegato il retroscena al pubblico: “È una persona che telefona a tutte le radio romane e purtroppo anche a noi. Abbiamo deciso che la prima volta che capitava, gli avrei detto cosa pensavo di lui. Cosa penso? Che le persone a volte si dovrebbero andare a far curare. Era lui, è evidente. Ora andiamo avanti con le cose serie. Ci dispiace perché i nostri centralinisti perdono tempo a parlare con questi soggetti che telefonano”. Nel 2015, infatti,Michele Caruso aveva contattato la trasmissione presentandosi con nome e cognome e dicendo di avere dettagli inediti sul caso di Domenico Maurantonio, lo studente morto dopo un volo dalla finestra di un hotel mentre era in gita. In quell’occasione, subito dopo la chiamata, la redazione fu inondata da segnalazioni sull’inaffidabilità della fonte.