Se ne è andato a 60 anni appena compiuti e ha spezzato il cuore di tutti. Scomparso prematuramente all’ospedale Sant’Andrea di Roma per un’emorragia cerebrale, Fabrizio Frizzi ha lasciato un vuoto enorme. E tanto dolore dietro di sé. Una carriera, la sua, iniziata quando Frizzi era poco più che ventenne. Erano gli anni ’80 e Frizzi iniziò il suo percorso con il programma per bambini Pane e marmellata. Tanti furono i programmi che condusse fino ad arrivare, oggi, a L’Eredità. Ma, nel ripercorrere, le tappe salienti della sua carriera, non si può dimenticare il suo “periodo buio” per lui. Era l’inizio del 2000 e la ricostruzione universalmente nota che Frizzi fosse stato allontanato dalla Rai in seguito a una divergenza con l’allora direttore di Rai 1 Fabrizio Del Noce. Dopo l’ultima edizione di Miss Italia, il direttore disse di aver provato noia per ciò che aveva visto. E pare che in seguito a quella vicenda Frizzi fu messo da parte. E, per un periodo breve, passò a Mediaset. Ora, a poche ore dalla morte di Fabrizio Frizzi, in un’intervista rilasciata a Il Giornale, Del Noce ha chiarito la questione con queste parole. Continua a leggere dopo la foto
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“Si certo, ci fu una diversità di vedute su Miss Italia. Ma non si dica che fu quello il motivo per cui Fabrizio decise di andare a Mediaset. Erano questioni burocratiche e contrattuali. In tv i conduttori si muovono, provano altre esperienze”. Frizzi, però, ci rimase molto male: “Sono cose che capitano quando si fanno programmi – ha spiegato Del Noce a Il Giornale – io gli dissi che era troppo buonista e che alle sue domande le ragazze rispondevano in modo troppo banale. Ma tutto finì lì. Poi la cosa si ricompose e i nostri rapporti restarono buoni”. Ci volle un po’ di tempo prima che Frizzi tornasse in Rai, su Raidue e su Raitre. Solo in seguito tornò a Raiuno a condurre I soliti ignoti, programma che poi divenne di punta. Continua a leggere dopo le foto
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“Infatti, sono stato io ad affidarglielo. A dimostrazione della mia stima nei suoi confronti – sottolinea Del Noce – Il fatto che un conduttore venga ritenuto più adatto a un programma rispetto a un altro non significa che non lo si abbia in simpatia. Bisogna scegliere e qualcuno ci resta sempre male”. Poi Del Noce conclude così: “Penso che sia stato uno dei migliori conduttori che la Rai abbia avuto in questi ultimi 40 anni. Estremamente versatile, accettava le regole del gioco e, appunto, le rispettava anche nei momenti più difficili”. Ora che Frizzi non c’è più, la televisione italiana ha perso molto. E quel vuoto che ha lasciato sarà difficilissimo da colmare. Ciao Fabrizio, come ha detto la tua ex moglie Rita Dalla Chiesa, “mancherai a tutti”.