Stabilito il programma delle esequie di Raffaella Carrà, la showgirl morta lunedì 5 luglio all’età di 78 anni. Mercoledì 7 luglio è previsto un corteo funebre, giovedì 8 luglio la camera ardente in Campidoglio, mentre venerdì ci saranno i funerali alla chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, alle 12. Nel dettaglio mercoledì 7 luglio alle 16 partenza corteo funebre da Via Nemea 21. Il corteo farà le seguenti tappe, dove si fermerà un minuto per il pubblico saluto all’artista: Auditorium RAI del Foro Italico (largo Lauro de Bosis), RAI di Via Teulada 66, Teatro delle Vittorie, RAI di Viale Mazzini 14, Campidoglio (Sala Protomoteca).
Prevista per le 18 l’apertura della camera ardente e si protrarrà fino a mezzanotte. L’ingresso sarà dalla Cordonata e poi, attraverso Piazza del Campidoglio e la scalinata del Vignola, accesso alla Sala Protomoteca. Giovedì 8 luglio la camera ardente sarà aperta dalle 8 alle 12 e poi dalle 18 a mezzanotte. Venerdì alle 12 si terrà la funzione funebre presso la chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, sempre su Piazza del Campidoglio.
Nel frattempo continuano ad arrivare tantissimi messaggi da parte di tutti coloro che conoscevano e che avevano lavorato con Raffaella Carrà. Non poteva mancare quello di Enzo Paolo Turchi che con la showgirl lanciò il tormentone del Tuca Tuca non senza destare clamore, poiché la Rai censurò il ballo inventato da Gino Landi: “Eravamo spaventati, pensavamo ci avrebbero cacciato. Ci dissero di ballare storti perché così le telecamere avrebbero mostrato con chiarezza dove ci toccavamo, così da togliere l’ambiguità”.
In un’intervista al Fatto Quotidiano On Line, il coreografo ha detto di aver sentito un mese fa Raffaella Carrà e ha spiegato di non essere mai stato a conoscenza della sua malattia, anche perché non gliel’ha detto neppure durante l’ultima loro chiacchierata telefonica: “Non mi aveva detto niente che stava male. Nessuno se l’aspettava. Lei, come sempre, con grande dignità, non voleva coinvolgere gli altri nelle cose brutte…”.
Enzo Paolo Turchi è rimasto senza parole dopo aver appreso la notizia della morte di Raffaella Carrà: “Ho appreso della morte di Raffaella in un modo un po’ bruttarello…Ero in macchina, stavo guidando, quando mi ha chiamato una persona a me cara per comunicarmi la notizia…”. Per lui è stata una notizia tremenda e ha spiegato di essere stato costretto a fermare l’automobile per riprendersi: “È stato davvero un colpo incredibile, mi sono dovuto fermare: mi sembrava impossibile…”. Enzo Paolo Turchi ha sempre considerato Raffaella Carrà come una sorella, tanto da arrivare a confessare che è come se avesse perso un familiare stretto: “Per me è stata una sorella…C’è stato un rapporto talmente forte che per me è stato come perdere una persona di famiglia…”.