Emilio Fede crolla a Non è l’Arena. L’ultima volta che avevamo sentito parlare dell’ex direttore del TG4 il tema era quello della pensione. Provocando più di qualche reazione il giornalista aveva confessato di prendere 8mila euro di pensione, ma che tale cifra non gli bastava: “Ho una pensione da 8mila euro al mese, dopo tanti anni di lavoro. Non mi bastano. Devo pagare la rata della macchina in leasing, l’autista, la badante e l’affitto di casa. E le bollette – aveva aggiunto Emilio Fede – Una volta non pagavo nulla.
Non sono tanti, c’è anche la benzina, la cameriera ad ore, le bollette dei telefonini. Alla fine del mese non mi avanza niente”. In un’altra occasione il tema della discussione era stata la sua faccia, che in molti ritenevano oggetto di qualche ritocchino di troppo. In realtà lui stesso precisò: “Chi è pratico di televisione o cinema lo sa: quando ti inquadrano da vicino, ti ingrandisci. Dalla foto che gira sui social sembra che io abbia due pomodori in faccia, una da una parte e una dall’altra, ma così non è”. L’unico intervento a cui si sottopone regolarmente serve infatti per togliere alcune macchie solari. Ora, però, si torna a parlare di lui.
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Emilio Fede e l’amarezza più grande: “Derubato di mia moglie”
Emilio Fede, che oggi ha 91 anni, ha rilasciato un’intervista a “Non è l’Arena”, il programma condotto da Massimo Giletti su La7. Recentemente tutti gli imputati al processo Ruby ter sono stati assolti in primo grado, ma intanto il giornalista ed ex direttore del Tg4 era già stato condannato. 4 anni e 7 mesi, questa la pena, per induzione alla prostituzione. Fede ha raccontato di sentirsi molto amareggiato per quanto è avvenuto.
“Ho fatto i domiciliari ma ho perso tutto: lavoro, mia moglie, libertà. È stato un calvario”, le parole di Emilio Fede a Non è l’Arena. “Era scritto – ha proseguito – che io dovessi avviarmi alla conclusione della vita portandomi appresso un’accusa, quella di induzione della prostituzione, senza aver mai avuto rapporti con Ruby. Con lei non ho mai avuto contatti, di nessun genere. Penso che mi farà effetto leggere il suo libro: non l’ho mai frequentata, ho ricordato di averle dato un passaggio perché era invitata ad Arcore la sera, come spesso succedeva. Hanno caricato di suggestione il bunga bunga, ma che cos’è? Io vi giuro, messo in ginocchio, che non ho mai fatto nulla e non ho mai assistito a cose strane”.
Emilio Fede ricorda poi il momento più brutto: “Si giocava un’importante partita di calcio a Milano: esco e trovo due funzionari dell’azienda che mi dicono di andare a casa perché licenziato. Berlusconi mi chiama, mi dice di stare tranquillo e che avrebbe risolto tutto lui. Come mi sento adesso? Derubato, ma soprattutto derubato di mia moglie”. Diana De Feo, moglie di Emilio Fede, è morta il 23 giugno del 2021 mentre il giornalista era ancora ai domiciliari.
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