Elisabetta Ambrosi è giornalista e scrittrice, da poco, per Chiarelettere, è uscito il suo Guerriere, la resistenza delle nuove mamme italiane. Un libro che racconta di quanto le mamme italiane facciano salti mortali alla ricerca di un equilibrio tra lavoro, famiglia, figli e se stesse. Eppure lo Stato sembra dimenticarle.
Elisabetta Ambrosi, ha deciso di indagare le tattiche di sopravvivenza quotidiana di amiche e donne conosciute attraverso il blog Sex and (the) stress, alle quali ha chiesto di raccontare le loro giornate, la ripartizione dei carichi in famiglia, lo stipendio e ciò che vorrebbero dallo Stato. Ne è nato un libro fatto di voci femminili, precarie, autonome, partite Iva, dipendenti, per le quali avere un figlio non è più una scelta normale, è un lusso. Ma anche un vademecum alla sopravvivenza, fisica e mentale, fatto di consigli da mettere in pratica per far quadrare i conti. Il libro che è per le mamme più diverse – da quella che vuole più aiuto dal marito a quella separata – andrebbe letto anche da tutti i padri. E pure dai politici. Abbiamo chiesto a Elisabetta il decalogo della mamma italiana. Ha stilato la lista in men che non si dica. Eccola in esclusiva per voi.
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Il decalogo della mamma italiana
1) Non desiderare il paese d’altri, a meno che tu non possa concretamente emigrare;
2) Non pronunciare la parola welfare (o Svezia) invano. Cerca di sopravvivere come se non ci fosse, come nei bei tempi antichi. In fondo era un’invenzione recente;
3) Onora il padre e la madre, anche perché le loro pensioni ti consentono di andare avanti
4) Non dire falsa testimonianza, tranne quando si tratta di falsificare i dati per l’ufficio nidi del comune (che non capisce che anche se non sei dipendente lavori tutto il giorno);
5) Ricordati di santificare la domenica: niente pulizie, niente cucina. Solo riposo e pranzi a scrocco da parenti disposti a darti cibo, conforto oppure assegni;
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6) Non commettere adulterio, a meno che quest’ultimo non sia una forma estrema di sopravvivenza;
7) Non commettere atti impuri, tranne a) usare il motorino in gravidanza, nascondendo la pancia sotto lo scaldagambe; b) raccontare che stai allattando da un anno quando in realtà hai smesso al terzo mese e hai una scatola segreta di latte artificiale camuffata da farina c) fare sesso anche per non fare figli d) fare sesso per fare figli anche se lui non vuole, basterà una scatola di acido folico camuffata da pillola anticoncezionale;
8) Non desiderare il padre d’altri, quello che cucina, stira, e accompagna i figli a scuola. O almeno prima cerca di cambiare quello che hai in casa, si può;
9) Non desiderare la roba d’altri, quand’anche fosse un tempo indeterminato, un figlio che si veste la mattina senza protestare o una regione tipo il Trentino Alto Adige (anche se sì, lo so, è dura);
10) Non uccidere, tranne quando ti dicono: a) la mamma è insostituibile; b) non vale la pena lavorare perché il tuo stipendio se ne va in colf e baby sitter; c) devi lavorare come se non facessi figli ma anche fare figli d) le mamme ce la fanno sempre.