Ancora protagonista al Grande Fratello Lorenzo Spolverato, ma anche in questo caso suo malgrado. Tornato in casa dalla sua Shaila Gatta dopo giorni di ‘reclusione’ in tugurio insieme ad altri concorrenti, il modello si è già distinto. E in un attimo è ripartito con vigore l’hashtag ‘Lorenzo fuori’ sui social. Eppure Alfonso Signorini l’aveva avvisato.
Viste anche le tante polemiche del pubblico, il conduttore del Grande Fratello è intervenuto in diretta per rimproverare Lorenzo Spolverato e sottolineare l’inaccettabilità di alcuni termini utilizzati nella Casa: “Devo dire a questo proposito che l’arroganza di Lorenzo è stata molto sottolineata, anche a livello social”, aveva esordito.
Leggi anche: “Me ne vado”. Grande Fratello, il ragazzo ha deciso: “Ho già avvertito gli autori”. Inquilini sconvolti

GF, Lorenzo ci ricasca: il pubblico non ne può più
“Molti hanno notato che tu in modo eccessivo ti lasci andare a delle espressioni poco belle nei confronti delle persone che ti sono vicine. In questo dovresti darti una bella regolata, te lo do come consiglio”. Ma evidentemente l’avvertimento è durato poco.

Nelle scorse ore, durante una lite con Shaila, Lorenzo è finito nuovamente al centro di una bufera dopo aver pronunciato una frase offensiva. Questa: “Non sono folle, non sono matto, non sono mica mongo…, non ho delle difficoltà a capire quello che succede”.


Lorenzo: “Non sono folle, non sono matto, non sono mica mong0lo, non ho delle difficoltà a capire quello che succede“.
— Gigliola Jaccarino 🇮🇹 (@GJaccarino) December 5, 2024
Ora diranno che vabbè intendeva dire che non è della Mongolia, non parla mongolo bensì italiano e quindi capisce l’italiano…. #grandefratello pic.twitter.com/wEHpFyVAyV
Quella parola, ed è già successo in passato, ha riaperto il dibattito sul linguaggio utilizzato nei reality show. L’uso di un termine considerato offensivo e discriminatorio nei confronti delle persone con disabilità ha provocato un vero e proprio terremoto sui social, dove appunto l’hashtag ‘fuori Lorenzo’ è tornato virale, raccogliendo numerosissimi di post di protesta.