Un periodo davvero nero in Italia e nel mondo. Sempre più frequenti gli episodi di razzismo ai danni (almeno nel nostro caso) di immigrati. E dopo gli episodi di Fermo, in cui a perdere la vita è stato Emmanuel Chidi Namdi; quelli di Dallas (Usa); ora un nuovo capitolo viene aperto in una nota spiaggia italiana. Siamo in Calabria, dove un venditore ambulante è stato picchiato in malo modo dopo delle accuse verbali urlate da quest’ultimo per un tatuaggio da lui fatto e mai pagato.
L’aggressore, un ragazzo apparentemente giovane, dopo aver ricevuto il servizio, ha deciso di ignorare il venditore ambulante che chiedeva a gran voce di essere retribuito. Solo alla fine, quando l’extracomunitario ha sollevato parole forti, il ragazzo ha deciso di alzarsi e… prenderlo a calci.
(continua dopo il video)
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Le immagini sono evidenti e mostrano il venditore chiedere i soldi al “cliente” per un tatuaggio minacciando anche di chiamare i Carabinieri. L’uomo, sdraiato sul suo asciugamano, non ne vuole sapere e dopo le insistenze reagisce sferrandogli due calci in testa. Poi il video si ferma, non sappiamo quindi le sorti del povero ambulante. L’unica cosa certa è che il creatore del video ha diffuso le immagini in rete, non è chiaro se intenzionalmente o meno.
(continua dopo la foto)
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Fatto sta che il video è diventato virale e ora è caccia all’aggressore. “Ma quale razzismo?!”, urla qualcuno, “lo avrebbe picchiato anche se l’ambulante fosse stato italiano”. “Non si doveva permettere di dire quelle parole”, scrive qualcun altro. Insomma si prova a giustificare il ragazzo, ma sembra palese che si tratta dell’ennesimo atto di razzismo in Italia.
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