Andrea Fabiano (attuale vice direttore della rete) per Rai Uno. Per Rai2 Ilaria Dallatana (cda Magnolia), per Rai3 Daria Bignardi, per Rai Sport Gabriele Romagnoli e per Rai 4 Angelo Teodoli. E ancora, Gabriele Romagnoli direttore di RaiSport e Giancarlo Leone come probabile coordinatore editoriale dell’offerta di tutte queste reti. Antonio Marano al timone di Rai Pubblicità.
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Una squadra che è stata definita dall’amministratore delegato di via Mazzini Antonio Campo Dall’Orto: domani scatteranno le nomine formali durante la riunione del Cda, dove per la prima volta nella storia non ci sarà bisogno di trovare la maggioranza dei voti dei consiglieri: perché uno dei direttori di rete proposti sia bocciato, in base alla riforma di gennaio, servirebbe il voto congiunto di 7 su nove.
Un’eventualità traumatica che al momento, come riporta il quotidiano La Repubblica, sembra però davvero improbabile. Campo Dall’Orto conferma così il suo proposito di rinnovare del tutto la guida dei principali canali della tv di Stato, collocando due donne sulle 3 poltrone disponibili tra RaiUno, RaiDue e RaiTre. Scelte che, spiega il diretto interessato, sono “basate su competenza esperienza e merito, autonomia dai partiti, guidate dalla volontà di rinnovamento proprio attraverso la competenza e nel segno della valorizzazione delle risorse interne”.
Le polemiche non sono tardate comunque ad arrivare. Per l’Usigrai siamo di fronte a uno “schiaffo” contro chi lavora in Rai: “Nei fatti – scrive il sindacato – una sonora sfiducia e delegittimazione di tutti i dipendenti della Rai. Se fossero veri i nomi che domani saranno proposti dal Dg al Consiglio di Amministrazione, saremmo di fronte a un fatto grave. Salvo l’eccezione di Rai1, l’ennesima infornata di esterni”.
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