“Non ce l’ho fatta. Sono stato io. Sto male”. Ha confessato in diretta tv, a Pomeriggio 5, Lorenzo Carbone, 50 anni, figlio dell’80enne Loretta Levrini, trovata strangolata nel letto di casa, ieri sera, a Spezzano di Fiorano, in provincia di Modena. Arrivato davanti alla casa della madre, dove c’era una troupe del programma pomeridiano di Mediaset, l’uomo ha confessato: “Non lo so, non ce la facevo più!”. “Mia madre era tra la demenza e l’Alzheimer e a volte diceva cose… Non ce la facevo più, è stato d’istinto, non lo so perché” ha detto l’uomo alle telecamere di Pomeriggio 5.
Quando l’inviato, Fabio Giuffrida, gli ha chiesto se avesse voluto chiamare i Carabinieri, Carbone ha risposto “Sì” e il giornalista ha allertato i militari. “Come sto? Sto male” ha detto ancora il 50enne, aggiungendo di averla uccisa “perché non riuscivo a gestirla. Non so perché l’ho fatto, non lo so” ha aggiunto. Dopo la messa in onda del servizio, tanti sono intervenuti per criticare la decisione di Pomeriggio 5 di mandare in onda la confessione dell’uomo e di non chiudere il collegamento. Tra questi Gaia Tortora vice direttrice del Tg di La7.
Confessione delitto a Pomeriggio 5, risponde il giornalista Fabio Giuffrida
“Quello che è accaduto oggi a Pomeriggio5 è gravissimo. Non è questo il nostro mestiere. Stracciato il codice deontologico stiamo toccando il fondo”, ha detto la giornalista, seguita dal collega de Il Foglio Ermes Antonucci. “Un programma Mediaset ha mandato in onda un’intervista a un uomo in evidente stato confusionale, tornato a casa dopo essere sparito una notte, che confessa l’omicidio della madre, malata di demenza. Ma che bisogno c’era?”, ha scritto il giornalista.
A rispondere alle il giornalista di Pomeriggio 5 Fabio Giuffrida, che al Messaggero ha raccontato cosa è successo in quei momenti concitati: “Mai nella mia carriera mi era capitato di intervistare qualcuno che, davanti ai miei occhi, ammettesse di essere un assassino. Erano le tre e mezza, noi eravamo già lì da un quarto d’ora, quando vedo sbucare all’improvviso da sinistra un uomo in uno stato confusionale che si aggirava come in cerca di aiuto”.
“Sembrava che stesse aspettando qualcuno con cui parlare, e io ero lì, il primo con cui aveva avuto contatto dopo più di 24 ore di fuga. Era lucidissimo mentre parlava, – ha detto ripercorrendo il momento in cui Carbone ha confessato di aver soffocato la madre – anche se sembrava chiaramente esausto.Non aveva dormito per ore e aveva vagato senza una meta”. Fabio Giuffrida da detto di aver tagliato alcuni momenti della confessione, come quello in cui l’uomo si lasciato andare a un pianto disperato: “Abbiamo omesso molti particolari macabri perché non ritenevamo opportuno trasmetterli, soprattutto in quel contesto”.
Donna uccisa in casa a Spezzano di Fiorano
— Pomeriggio 5 (@pomeriggio5) September 23, 2024
Il figlio confessa davanti alle telecamere di #Pomeriggio5 pic.twitter.com/3pqhKjfQsy
Poi la risposta a chi lo ha accusato di aver violato il codice deontologico: “L’ho intervistato con molto garbo e umanità, senza fare domande aggressive. Era fondamentale mantenere un certo rispetto, anche se avevo di fronte un uomo che aveva appena confessato un crimine terribile. A prescindere dal fatto che fosse un assassino, rimaneva una persona in stato di choc e meritava di essere trattato con dignità”. Il giornalista ha fatto notare di aver subito chiesto a Carbone se avesse già chiamato i carabinieri: “Quando ha detto di no, li ho chiamati io immediatamente. Anche se stavo svolgendo il mio lavoro da giornalista, la priorità era far sì che venisse consegnato alla giustizia”.
