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Con la scomparsa di Umberto Eco il mondo perde uno dei più importanti uomini di cultura contemporanei. Ma non la sua eredità: ecco l’ultimo regalo prezioso dello scrittore

 

Addio a Umberto Eco. Con la sua scomparsa, avvenuta ieri sera nella sua abitazione intorno alle 22,30, il mondo perde uno dei suoi più importanti uomini di cultura contemporanei. Aveva 84 anni, ed è stato scrittore, filosofo, grande osservatore ed esperto di comunicazione e media. Era nato ad Alessandria il 5 gennaio del 1932. Nel 1988 aveva fondato il Dipartimento della Comunicazione dell’Università di San Marino. Dal 2008 era professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna. Eco ha scritto numerosi saggi di estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a numerosi romanzi di successo, tra cui ‘Il nome della Rosa‘, uscito nel 1980 e diventato un bestseller internazionale con 14 milioni di copie vendute, traduzioni in oltre 100 lingue, una trasposizione cinematografica che ha vinto 4 David di Donatello nel 1987, e ‘Il Pendolo di Foucault‘, del 1988.

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Nella sua ultima intervista, rilasciata al quotidiano Repubblica lo scorso 24 novembre, la decisione di Eco, insieme a Sandro Veronesi e altri autori di seguire Elisabetta Sgarbi in una nuova avventura, la casa editrice La nave di Teseo. Entusiasta come un ragazzo alle prime armi, lo scrittore, quasi 84enne, disse a questo proposito al giornalista Francesco Merlo: ”Perché il progetto è l’unica alternativa alla Settimana Enigmistica, il vero rimedio contro l’Alzheimer”.

E proprio con la Nave di Teseo oggi Umberto Eco lascia una preziosa eredità. Un altro libro, ovvio. Uscirà nelle prossime settimane e si intitola ‘Pape Satàn aleppe’, verso scritto da Dante Alighieri all’inizio del Canto VII dell’Inferno. Un saggio che riassume l’ultima pagina della verve polemica dell’autore e della ”società liquida” e dei suoi sintomi, come il crollo delle ideologie, delle memorie, delle comunità in cui identificarsi e dell’enfasi dell’apparire. ”Cronache di una società liquida è il sottotitolo ma – scrive lo stesso Eco -, data la varietà dei temi non unificabili sotto una sola espressione ‘slogan’, il titolo sarà ‘Pape Satán Aleppe’, citazione evidentemente dantesca che non vuole dire niente e dunque abbastanza ‘liquida’ per caratterizzare la confusione dei nostri tempi”.

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Addio a Umberto Eco, la cultura italiana è in lutto. I motivi di un successo mondiale…

(La copertina del libro di prossima uscita di Umberto Eco)

 

 


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