Decisione importante per il Grand Hotel La Sonrisa, più noto come “Il castello delle cerimonie“. Come molti sanno la struttura è al centro di un delicato procedimento giudiziario. Tutto è iniziato nel 2011 quando l’edificio fu coinvolto in un’inchiesta legata a presunti abusi edilizi compiuti su un’area di 44.000 metri quadrati. Nel 2024 l’iter giudiziario è giunto al termine con la sentenza definitiva della Corte di Cassazione.
Il Comune di Sant’Antonio Abate ha revocato le licenze al Castello delle Cerimonie e a questo punto sul futuro della struttura ci sono due opzioni: demolizione o recupero. Recentemente la famiglia Polese aveva chiesto “l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia” del provvedimento emesso dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ilaria Abagnale. Ora è arrivata la risposta.
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Concessa la proroga di un mese: cosa succede ora al Castello delle cerimonie
Il Comune aveva revocato le licenze per la ristorazione e l’albergo alle tre società (Sonrisa s.p.a., Ipol s.p.a., Pol.Fra. s.a.s. di Polese Mariarosaria & C.) che gestivano la struttura. Tutto ciò in vista della completa acquisizione al patrimonio comunale a titolo gratuito. Adesso, però, il Tar ha deciso di dare una proroga di altri trenta giorni. La decisione è stata presa per fare fronte agli impegni presi con i clienti e dare “un adeguato preavviso ai lavoratori impiegati nelle attività”.

Già nel recente passato le licenze erano state prorogate fino al 9 gennaio, per le attività “già programmate”. La decisione iniziale era arrivata il 13 dicembre scorso. Ora si attende la prossima udienza pubblica del procedimento fissata per il 5 giugno. Dunque il destino della struttura, resa celebre dal programma di Real Time “Il boss delle cerimonie” con Antonio Polese sostituito dopo la morte dalla figlia Imma, non cambia.


Da oggi, lunedì 13 gennaio, giorno di pubblicazione del pronunciamento della settima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, inizia il conto alla rovescia. I gestori hanno 30 giorni di tempo per chiudere definitivamente tutte le attività. Finisce così un’epoca: ora sarà il consiglio comunale a decidere tra la demolizione delle strutture abusive oppure il recupero dell’area attraverso una pianificazione sostenibile.
Il Castello delle Cerimonie, decisione definitiva sulla Sonrisa: “Brutte notizie”