La prima puntata della nuova edizione di “Ballando con le Stelle” è andata in archivio. Ad imporsi su tutti gli altri è stata Arisa, balzata in vetta grazie al tesoretto di 50 punti assegnati da Alberto Matano e Rossella Erra. Un’autentica sorpresa visto che fino a poco prima sembrava che la vittoria dovesse sorridere a Morgan, beffato all’ultimo. Farà ancora parte dello show, invece, Fabio Galante nonostante sia arrivato ultimo in classifica.
L’ex calciatore è stato infatti salvato dalla classifica segreta ottenuta sommando i voti della giuria a quelli del pubblico. Insomma non sono mancate le sorprese, le emozioni, i colpi di scena. Come le parole rilasciate dalla vincitrice Arisa: “Per Vito non è stato facile perché oltre al fatto di non essere una ballerina sono anche una persona emotivamente molto difficile da scardinare e lui mi ha fatto fare delle cose che non mi hanno fatto pensare”.
A catturare l’attenzione dei telespettatori è stato poi un altro momento inatteso. Tutto è avvenuto mentre la giudice Carolyn Smith stava commentando l’esibizione di Valerio Rossi Albertini e Sara Di Vaira. La presidente della giuria stava parlando con il concorrente e la sua maestra di ballo. Improvvisamente Carolyn si è zittita girandosi di scatto verso la sua destra. Per un attimo è calato un surreale silenzio mentre la regia inquadrava i due ballerini e nessuno sapeva cosa fosse successo.
Subito dopo, però, Valerio, Sara, Carolyn e Milly Carlucci sono tutti scoppiati a ridere. Il motivo per cui la giudice si era bloccata, infatti, era che qualcuno da dietro le telecamere aveva ordinato di lanciare la pubblicità. Di lì a poco è andato poi in onda il Tg1 60 secondi. Dunque un’interruzione obbligata, ma pacifica, che inizialmente aveva lasciato tutti perplessi.
La conduttrice Milly Carlucci si è poi scusata, ridendo, con pubblico e presenti: “Scusateci!”. Non tutti però hanno preso l’interruzione con leggerezza. Tra i giurati di Ballando c’è stato chi ha esclamato: “Mi è preso un colpo” e chi invece ha confessato: “Eravamo nel pathos”.