Mamma Rai sembra voler venire incontro a chi considera il canone una tassa odiosa. Ci lavorano governo e parlamento e perciò il pagamento che tradizionalmente si fa a gennaio potrebbe slittare di qualche mese. Fino a nuove regole, insomma. Comunque l’esecutivo è intenzionato a presentare entro ottobre un decreto con l’obiettivo di convertirlo in legge entro l’anno. La novità starebbe nel calcolo della tassa (ora sono 113,50 euro) cercando di modellarla il più possibile sul profilo di ogni contribuente-utente. Ciò che sembra quasi certo è che non sarà uguale per tutti e non dipenderà più dal possesso dell’apparecchio. Oscillerà fra 35 e 65 euro in base a reddito e consumi. In questo modo – rendendo la medicina meno amara – il governo spera di eliminare quasi del tutto l’evasione che si aggira intorno al 27 per cento, con punte del 50 in alcune regioni. L’importo sarà più basso anche grazie agli introiti di giochi e lotterie.