Chiunque abbia avuto a che fare con un gatto sa quanto questo sia lontano dalla definizione di “animale domestico” Il gatto mantiene sempre la sua orgogliosa autonomia e sebbene apprezzi la compagnia umana mai ci darà la soddisfazione di mostrarsi completamente domato. E questo è il tratto che lo rende così particolarmente affascinante: “Dio fece il gatto perché l’uomo potesse avere il piacere di coccolare la tigre”, diceva Robertson Davies, scrittore canadese stregato dal lato selvatico del nostro piccolo felino.
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Proprio per le sue peculiarità il linguaggio felino è più difficile da decifrare rispetto a quello del cane il quale si avvicina tantissimo a quello dell’uomo, forse perché ci mette tutto l’impegno per farsi capire, contrariamente al gatto che, dall’alto della sua indole altezzosa, tende a mantenere il suo lato inaccessibile. E così il mondo si divide tra fautori dell’uno o dell’altro, il che potrebbe sembrare una generalizzazione, in realtà è molto più vero di quanto si possa pensare.
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Euromonitor, una società di ricerche di mercato americana ha raccolto una serie di dati che mette in risalto queste preferenze individuali e addirittura la estende al regno della geopolitica. Si scopre così che esistono paesi più votati al gatto e altri che prediligono il cane. Dallo studio, che ha coinvolto 54 paesi in tutto il mondo, emerge decisamente l’India gattofila, con un rapporto cane – gatto 10 a 1.
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Al contrario della Cina che invece preferisce i cani con un vantaggio di 2,5 a 1. In gran parte dell’Europa occidentale i gatti regnano incontrastati con l’eccezione della Spagna, del Portogallo e dell’Irlanda. Anche alcune zone come il Medio Oriente e parte dell’Africa hanno una particolare predilezione per il gatto, mentre l’America Latina considera il cane una parte della famiglia. I dati raccolti da Euromonitor hanno messo in evidenza anche la curiosa correlazione tra le economie sviluppate e una preferenza bilanciata degli animali da compagnia. Nei paesi più sviluppati il rapporto di preferenze tra cani e gatti è più equilibrato e gli animali domestici tendono sempre più spesso ad essere un vero e proprio surrogato alla scelta di avere un figlio. Costano meno, non danno preoccupazioni, solo affetto, ma questa è un’altra storia.
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