La manifestazione culturale, che ogni estate anima Viterbo, non ha i fondi sufficienti per l’edizione 2014. Scrittori, giornalisti e artisti si mobilitano per sensibilizzare sponsor e istituzioni
“Ancora Caffeina”: a chiederlo a gran voce è il mondo della cultura italiana. Un’esortazione che non ha nulla a che fare con la sostanza eccitante ma con uno degli appuntamenti letterari più importanti organizzati nel nostro Paese. ‘Caffeina’, appunto, ilFestival culturale che ogni estate anima e accende la città di Viterbo. Perché la manifestazione, pur rimanendo fuori dai grandi circuiti mediatici, è diventata negli anni un appuntamento fisso per tanti (addetti ai lavori e no); ma la sua avventura rischia oggi di essere giunta al capolinea.
Al momento, infatti, l’edizione 2014 non si svolgerà; per colpa della crisi gli sponsor latitano e dal Comune non sono ancora arrivate le risposte che gli organizzatori attendevano. Per questo, a un certo punto, l’unica strada percorribile è diventata quella della sensibilizzazione pubblica. Con una strategia nuova e singolare: nessuna raccolta fondi ma un piccolo gesto per amplificare la voce di quanti chiedono che ‘Caffeina’ continui. “Non vogliamo soldi ma bei pensieri”: è questo il motto pensato da Filippo Rossi, direttore artistico del Festival.
Un’iniziativa partita in sordina con contatti informali tra l’organizzazione e gli amici storici di ‘Caffeina’, tutti quelli che negli anni hanno partecipato a vario titolo (relatori, speaker, ospiti). Così, da una telefonata di solidarietà si è passati a un sms, da un appello pubblico si è passati a una dichiarazione. Lapagina ufficiale Facebook della fondazione ‘Caffeina’, su cui venivano mano a mano pubblicati i contributi, ha fatto il resto.
Un effetto domino che, in poco tempo, si è messo in moto diventando virale. E quello che sembrava giusto un tentativo si è trasformato in un impegno concreto.Perché ogni contributo è fondamentale; tanti piccoli mattoncini messi uno accanto all’altro per far fare alle istituzioni un passo indietro e per dimostrare che ‘Caffeina’ è un evento che serve alla città ma soprattutto alla gente.
Una campagna-spot che ha visto la risposta immediata e appassionata di scrittori, giornalisti, cantanti, artisti ma anche di persone comuni. Nella lista figurano già in tanti: Concita De Gregorio, Fiorella Mannoia, Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto, Massimo Granellini (che si autodefinisce ‘caffeinomane’), Niccolò Fabi, Vittorio Sgarbi, Niccolò Ammaniti, Vauro, Giancarlo De Cataldo; giusto per fare alcuni nomi. E la raccolta firme virtuale continua.
In perfetto stile ‘Caffeina’: un laboratorio a cielo aperto che per dieci giorni all’anno permette al capoluogo laziale, con la sua meravigliosa cornice medievale, le sue piazzette, le sue strade che s’incrociano, di animarsi e diventare una ‘Cittadella della cultura’. Dibattiti, presentazioni di libri, confronti pubblici, reading teatrali, teatro per ragazzi, concerti, proiezioni, mostre ed esposizioni: un vero e proprio ‘eccitante naturale della mente’. Che senza la collaborazione di tutti diventa, però, un’utopia.
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