A Sanremo si alza un polverone per una bestemmia. A rilanciare la notizia è stato un video divulgato sugli account ufficiali di Striscia la notizia, il tg satirico di Antonio Ricci trasmesso da Mediaset. Tuttavia vale la pena riepilogare come sono andati i fatti per capire bene cosa è accaduto e fare chiarezza su quello che potrebbe diventare un caso. Il tutto sarebbe successo durante la terza serata del Festival, quella in cui i Maneskin erano i super ospiti e hanno fatto cantare tutto l’Ariston.
Poco prima si era esibito Gianluca Grignani con la canzone “Quando ti manca il fiato”, una lunga lettera dedicata al padre che non vede da tempo: dopo aver interrotto la sua performance per un problema tecnico, si sarebbe lasciato andare ad una imprecazione che non è sfuggita agli appassionati. Dopo aver mostrato la scritta ‘No war’ sulla camicia e aver raccolto la standing ovation del pubblico presente al Teatro Ariston, il cantante è andato via senza prendere i fiori di circostanza.
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Sanremo, scoppia il caso della presunta bestemmia
A questo punto è tornato indietro richiamato da Amadeus e ha preso il suo mazzo di rose rosse che poi ha lanciato al pubblico e avrebbe detto la frase blasfema “po*****”. In realtà le cose non stanno così e lo si comprende dal video che sta circolando sui social: se lo si ascolta bene, si capisce che Gianluca Grignani non ha bestemmiato e ha detto “porto via”. Basta fare attenzione al video e alle parole del cantante che sui social ha smentito la bestemmia con un altro video.
Secondo voi @grignanipage ha bestemmiato sul palco dell’ Ariston si o no?🤔@SanremoRai #amadeus @FantaSanremo #striscialanotizia #sanremo2023 #fantasanremo pic.twitter.com/FqqFmsoV3C
— Striscia la notizia (@Striscia) February 9, 2023
“Non so chi si è inventato questa cosa della bestemmia, ho detto porto via e non altro. Detto questo chi ha pensato diversamente non sa portare via niente mentre io mi sono portato via le vostre cazzate”. Concetto che è stato ribadito anche nella didascalia su Instagram: “È passato su Rai 1 un messaggio di oltre un minuto contro la guerra, contro la violenza sulle donne e, fermando l’esibizione, anche sulla differenza che fa l’età tra chi accusa e chi è accusato. Questo è quello che vorrei che fosse colto”.
Inoltre il fatto di aver interrotto l’esibizione è costato una penalizzazione al Fantasanremo, precisamente -50. Nonostante ne abbia conquistati altri con altri comportamenti scritti in verde nel regolamento del gioco – tra cui la scritta No War dietro la schiena, +20 per il mic drop e +5 per gli occhiali sul palco – la bestemmia lo aggiunge nel record “più malus che bonus”: paga la bestemmia con -66.6 punti malus.