Tensione in studio nella puntata di oggi pomeriggio, giovedì 9 novembre, di Bella Ma’, il programma di Pierluigi Diaco che mette a confronto le generazioni. Protagonisti proprio il conduttore e Alda D’Eusanio che non hanno esitato ad alzare di qualche ottava la voce, pure rimanendo nel dialogo civile, per far sentire le proprie ragioni. La trasmissione di Diaco è solita ospitare momenti molto particolari. Un esempio? Bobby Solo e la puntata di martedì 7 novembre.
Parlando dei Maneskin aveva detto: “Sono molto bravi, fanno il vero rock dal vivo. Adesso la musica molte volte è registrata, fatta in pre-produzione, mentre loro sono completamente dal vivo, come ai miei tempi preistorici Elvis e Little Richard, o come i Deep Purple, Led Zeppelin, The Who. Sono molto felice e onorato che i Måneskin portino nel mondo la musica italiana con il suono del rock”.

Bella Ma’, lite in diretta tra Alda D’Eusanio e Pierluigi Diaco
“Spero di conoscerli, non ho mai avuto il piacere di incontrarli, ma mi piacerebbe anche aprire un loro spettacolo”, parole che non erano passate inosservato. Allo stesso modo della lite tra Diaco e D’Eusanio, motivo? Le parolacce in tv. Alba ha spiegato che in alcuni casi si tratta di un comportamento fisiologico. “Se come dici tu Checco Zalone non può più andare in televisione, Antonio Albanese andrebbe censurato ogni volta che parla. Questo sto dicendo…”.

E Diaco: “No, però, segui il mio ragionamento. Perché Checco Zalone e Antonio Albanese sono autori di sé stessi e non hanno la responsabilità di lavorare tutti i giorni per un’azienda pubblica, che è la prima azienda. Un conto sono casi episodici, che la televisione ospita e la parolaccia rientra nella sceneggiatura di una parte scritta da questi sceneggiatori. In qualche modo è funzionale al loro numero televisivo”.

Parolacce in tv
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) November 9, 2023
– D'Eusanio a Diaco:"Non fare il moralista. Non mi piace quando fai l'insegnantino"
– "Sono un moralista orgoglioso" pic.twitter.com/gVdwrXAPlo
“Un conto è un programma televisivo che tutti i giorni entra nelle case degli italiani e chi conduce ha la responsabilità di mantenere un linguaggio all’altezza delle persone”. Un ragionamento giusto, anche se D’Eusanio stigmatizza: “La stessa cosa sono i grandi personaggi televisivi. La volgarità sta nell’intenzione di dire la parolaccia, non nella parolaccia in sé. Non mi piace quando fai l’insegnantino e mi rifiuto di pensare tu sia così”.