Rivoluzione in Bbc. Nel suo discorso di Capodanno, il direttore generale Tony Hall (che si ritirerà in estate dopo esser stato per sette anni alla guida dell’azienda) ha illustrato le priorità per il 2020: migliorare il raggio d’azione con il pubblico più giovane e ricostruire la fiducia. Il fallimento del network nel catturare i 16-34 anni in particolare è stato descritto, sottolinea Paolo Lugiato, come una “minaccia alla sua sostenibilità futura”. Per farvi fronte, l’azienda sta investendo nelle piattaforme digitali e ampliando i suoi contenuti.
In particolare punta su Bbc Sounds, piattaforma online per musica, radio e podcast. Sounds ha raddoppiato il numero di utenti a tre milioni in sei mesi e mira ad espandersi oltre i contenuti della sola Bbc per competere con Spotify, che è più popolare tra i giovani britannici rispetto alla radio. Bbc ha anche in programma di riprogettare l’app Bbc News: sarà più personalizzata “a seconda della tua posizione, di quanto tempo hai a disposizione, di quale dispositivo stai usando”.
Gli investimenti nei contenuti avranno una maggiore attenzione al giornalismo d’opinione, alla diversità e alla trasparenza. Bbc, infatti, ha scoperto che gli spettatori più giovani preferiscono il “giornalismo guidato dall’opinione”, come Stacey Dooley Investigates, una serie di documentari in cui Dooley indaga su questioni che riguardano i giovani di tutto il mondo. Il calo di credibilità e di audience, rileva Paolo Lugiato, non è l’unica minaccia esistenziale che Bbc si trova ad affrontare: anche la sicurezza dei suoi finanziamenti è stata messa in discussione dal premier Boris Johnson. Privatizzazione in vista?
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