Ha fatto molto rumore l’attacco contro Barbara D’Urso lasciato tra le Storie Instagram da Yari Carrisi, il figlio di Al Bano e Romina Power. “La D’Urso deve morire”, ha scritto Yari scatenando subito una bufera. Sono state tante le critiche dei fan per le minacce alla conduttrice, poi Carrisi jr è intervenuto con un secondo post.
“È ovvio che mi riferisco al programma e non alla persona fisica che ha dato nome al programma. Il tipo di show che non aiuta a vivere meglio, ma è cattivo e ignorante. E si approfitta della gente e delle sventure delle persone, è ora di relegarlo al passato. Da anni si è propagato nelle case d’Italia come un virus, è ora di chiudere il flusso negativo”. Un messaggio, questo, che però non avrebbe convinto del tutto i follower: “La toppa è peggio dello strappo”, hanno scritto molti su Twitter. (Continua dopo la foto)

Ora, a distanza di qualche giorno, si torna a parlare di questa vicenda. Il direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, ha infatti scritto una lunga lettera a Yari Carrisi in cui ha difeso la conduttrice e invitato Yari a scusarsi pubblicamente, sostenendo che Al Bano è “mortificato” per questo suo messaggio. Alessi si è detto dispiaciuto per l’accaduto che avrà creato sicuramente un fortissimo “imbarazzo a tuo padre e a tua madre Romina che essendo anche una collega di Barbara sarà rimasta scossa da un post così violento”. (Continua dopo la foto)

“Mi sembra impossibile che autore di questa atrocità sia un ragazzo come te, che io ho sempre considerato una persona bravissima”, scrive il giornalista e direttore del magazine che appena vista quella Storia è rimasto senza parole. “Chiedi scusa, capita nella vita di scrivere o di dire delle scemenze”, aggiunge Alessi, che è spesso ospite di Pomeriggio 5, Live Non è la D’Urso e Domenica Live.(Continua dopo le foto)


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“Lo devi a Barbara D’Urso ma lo devi ai tuoi genitori e alla compagna di tuo padre che ha sempre usato parole più che entusiasmanti quando parlava della tua persona e ti vuole bene”, prosegue Alessi, che ricorda a Yari anche i suoi precedenti nei programmi di Barbara D’Urso. E poi non si augura la morte nemmeno a un programma televisivo: “Tu lo sai bene visto che hai lavorato per Barbara e ti ha voluto lei come inviato”.