Alessandro Borghese è tornato in onda con la nuova stagione di ‘4 ristoranti’ su Sky Uno. Da quando la cucina e il mondo della ristorazioni sono diventati protagonisti in tv, anche molti chef, come Borghese, sono entrati nei cuori dei telespettaotori. Di conseguenza si è scatenata la curiosità sul privato dei cuochi (e conduttori). Ecco: sapete che la madre di Alessandro Borghese non è affatto una sconosciuta? È stata un’attrice simbolo degli anni ’70 e ’80, anche se oggi i riflettori su di lei si sono un po’ affievoliti. Ma, cuore di mamma, non può che essere orgogliosa della notorietà che ha raggiuto il suo bambino.
Che è nato nel 1976 dal matrimonio con l’imprenditore napoletano Luigi Borghese e ha anche un fratello più piccolo, Massimiliano, classe 1989. Lei è Barbara Bouchet, pseudonimo di Bärbel Gutscher, attrice e cantante italo-statunitense do origine tedesca, diventata famosissima in Italia nel periodo d’oro della commedia sexy e oggi 73enne. La Bouchet si è raccontata in una recentissima e interessante intervista apparsa sulle pagine del settimanale Spy, nel numero in edicola questa settimana. A Spy racconta del rapporto con il figlio, ma anche di come vive adesso. (Continua dopo la foto)
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“Prima lui era il figlio di Barbara Bouchet, adesso sono io la mamma di Alessandro Borghese. Sono fiera: io ho avuto il mio tempo di gloria in abbondanza e ancora oggi non mi manca, ora tocca a lui. Lui è bravissimo come chef, ma come presentatore è diventato fantastico”, dice Barbara di Alessandro, che ricordiamo anche nei panni di giudice a Junior Masterchef Italia e che ha firmato anche due libri, ‘L’abito non fa il cuoco’ e ‘La cucina italiana di uno chef gentiluomo’. Nel corso dell’intervista, poi, la Bouchet rivela anche un dettaglio sulla sua pensione, che ammonta a 511 euro al mese. Perché è così bassa? Tantissimi produttori non le hanno mai versato i contributi e non sono più recuperabili, spiega l’attrice icona degli anni ’70 e ’80. (Continua dopo le foto)
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“L’ho scoperto qualche anno fa. Ho pianto come pochi, ma pazienza, ormai non c’era più niente da fare – racconta sempre a Spy la madre di Alessandro Borghese – Tanti di quei produttori, che non mi avevano versato i contributi, erano già morti. Ma a farmi da parte non ci penso, in pensione ci andrò solo quando volerò in cielo. Finché c’è linfa nelle mie vene, io continuerò a lavorare”. In chiusura, poi, due battute su Quentin Tarantino, che è un suo grande fan: “Lo stimo come regista, ma non come uomo. Anche se ha sempre avuto belle parole per me, non sa neanche dove sta di casa il rispetto. Anni fa dovevamo fare un film insieme a Los Angeles. Lui mi voleva nel ruolo di sua moglie e allora io partii, feci i provini, mi preparai e il giorno prima delle riprese dette buca alla produzione perché, disse, non voleva farsi vedere grasso da me. Sparì per un anno, poi riapparve per invitarmi di nuovo in America per fare una settimana dedicata ai miei film. Ebbene, partii di nuovo, ma a Los Angeles si fece vedere solo il primo giorno, poi sparì di nuovo. Sarà pure bravo, ma serve molto di più nella vita. Si sente Dio sceso in terra”, conclude.