Sarà l’amore (che pare ha finalmente incontrato), sarà che magari è ora che lasci il suo personaggio di snob (momento culturale, snob significa “sine nobilitate”, fate voi) e di eterna rompiscatole insoddisfatta del genere umano. Sarà che boh, ma per qualche minuto Selvaggia Lucarelli era sembrata ammorbidirsi, ricordandosi come per magio che il nome della trasmissione nella quale è giudice a giurata fosse “Ballando con le stelle” e non “Saltando tra le vipere”.
(continua dopo la foto)
Nessuno commento sagace, nessuna frecciata, pace con Platinette, che si è esibita in un cha cha cha vestita di rosa sgargiante (tranquilli, applaudirono pure alcune giocate di Patrick Kluivert ai tempi del Milan, possiamo accettare di tutto) e grossi saluti. Il motivo? Per farla tacere hanno utilizzato un stratagemma vecchio ma sempre valido (gallina vecchia fa sempre e comunque buon brodo). Alcuni suoi colleghi hanno improvvisato un “bavaglio”, tappando la bocca di Selvaggia, peccato che, poco dopo, tutta la fatica sia stata vanificata e la bella giornalista romana tornasse a sputare sentenze.
Vittima stavolta Sandro Meyer, verso il quale Selvaggia alla critica ha aggiunto la ferocia: “Evidentemente ho problemi con tutti quelli che portano la parrucca”, ha detto. Un suono di coltelli che passavano sua una pietra ha accompagnato il resto della serata.
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