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Avete mai visto Carlo Cracco da giovane? Bello, fascinoso e burbero è il sex symbol incontrastato della tv. Ma c’è stato un tempo in cui (quando voleva entrare in seminario) era molto diverso. Le foto parlano da sole: giudicate voi

 

Da qualche hanno è entrato a far parte della nostra quotidianità, lo amano tutti: massaie e intellettuali hanno un occhio di riguardo per Carlo Cracco, chef sopraffino e protagonista indiscusso di MasterChef, anche se ha deciso di lasciare il programma. Ha fama di essere bello e dannato, ma soprattutto è un po’ burbero: “Sì, sono un po’ chiuso, è il mio difetto”. Oggi è considerato al pari di George Clooney, un sex symbol, ma Cracco non è sempre stato così fascinoso. C’è stato un tempo in cui quasi, quasi entrava in seminario e in effetti aveva un look da pretino di campagna. Persino la moglie ha detto che prima di conoscerlo non era il ‘bonazzo’ di oggi: “Mi facevo la barba tutti i giorni – ha detto Cracco – ero perfettamente rasato. Otto anni fa, in montagna, mi disse di provare a farla crescere. A lei piaceva di più e anche a me”. E quella barba che gli dà quel non so che, unita ai suoi modi rudi q.b. hanno fatto la sua fortuna, oltre naturalmente alle sue indiscutibili doti culinarie. (Continua a leggere dopo la foto)


Cinquantuno anni, vicentino, figlio di un ferroviere che arrotondava con tre impieghi, lavora da quando ha 16 anni. La gavetta è inizia nel ristorante di Gualtiero Marchesi, poi va in Francia, dove ha vissuto per tre anni, in seguito ottiene due stelle Michelin all’Enoteca Pinchiorri a Firenze, torna con Marchesi, ottiene una terza stella al ristorante Le Clivie di Piobesi d’Alba, lancia a Milano il “Cracco Peck”, che oggi si chiama solo “Cracco”. Ormai è noto al pari di una pop star, ma non è sempre stato un sex symbol. (Continua a leggere dopo le foto)

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La cosa che ha lasciato tutti di sasso e a cui è difficile credere è che da giovane, Carlo Cracco voleva iscriversi al seminario, ma non aveva i soldi: “Ero tontolone, sfigato” ha detto di se stesso. Nelle foto di dieci anni fa, in effetti, non era molto attraente. Ma grazie alla sua seconda moglie, una pierre romagnola parecchio sveglia, è cambiato tutto, creando il mito dello chef bello da mangiare e da vedere: “Questa è una cosa che vedono gli altri, noi no. La gente immagina, idealizza. Sono opinioni che rispetto, ma non era nei nostri obbiettivi”.

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