Venerdì 30 aprile è andata in onda l’ultima puntata di “Felicissima Sera”. Il programma di Pio e Amedeo è stato trasmesso come sempre da Canale 5 e anche in questa occasione i due irriverenti comici foggiani non hanno deluso. Stavolta se la sono presa con il ‘politically correct’, ovvero quella lunga serie di accortezze nel parlare che hanno l’obiettivo di depurare il linguaggio da frasi, temi e questioni ritenute incivili, indegne e così via.
“Ci vogliono far credere che la civiltà sta nelle parole – ha introdotto l’intervento Amedeo – ma è tutto qua nella testa. Fino quando non ci cureremo dall’ignoranza di quelli che dicono con fare dispregiativo, che è quello il problema, ci resta un unica soluzione: l’autoironia”. E da lì sono iniziate le frasi che stanno creando un vero polverone: “Se vi chiamano ricchioni, voi ridetegli in faccia perché la cattiveria non risiede nella lingua e nel mondo ma nel cervello: è l’intenzione. L’ignorante si ciba del vostro risentimento”. (Continua a leggere dopo la foto)

Omosessuali, neri e ebrei, o meglio i modi in cui queste ‘categorie’ di persone sono rappresentate attraverso i luoghi comuni del politically correct, sono finiti nel mirino di Pio e Amedeo. L’inviata delle Iene Aurora Ramazzotti stava guardando Felicissima Sera in attesa di vedere papà Eros. Ma quando il monologo è terminato Aurora è intervenuta per dire la sua sull’argomento. (Continua a leggere dopo la foto)

“Questa cosa – ha scritto su Twitter Aurora Ramazzotti – che si continui imperterriti ad avere la presunzione di decidere cosa sia offensivo per una categoria di cui non si fa parte e di cui non si conoscono le battaglie, il dolore, le paure, il disagio, la discriminazione.. rimane a me un mistero irrisolvibile”. Insomma Aurora non ha trovato per nulla spiritosi Pio e Amedeo. E ha aggiunto: “Mi dispiace ma dovevo dirlo. Fare distinzione tra l’eccesso di ‘politicamente corretto’ (che infastidisce anche me) e l’uso di parole che hanno assunto connotazioni prettamente spregiative e discriminatorie è d’obbligo”. (Continua a leggere dopo foto e tweet)


Questa cosa che si continui imperterriti ad avere la presunzione di decidere cosa sia offensivo per una categoria di cui non si fa parte e di cui non si conoscono le battaglie, il dolore, le paure, il disagio, la discriminazione..rimane a me un mistero irrisolvibile.
— Aurora Ramazzotti (@therealauroraR) May 1, 2021
Aurora Ramazzotti ha poi spiegato: “Si parla di ‘intenzione’ buona o cattiva ma oggigiorno utilizzarle (in televisione poi) diventa già l’intenzione sbagliata. Lo si fa ignorando che chi fa parte delle categorie in questione ha espresso chiaramente di non volerle sentire. Perché gli fanno male. Punto”. Non tutti, però, la pensano allo stesso modo. Un utente infatti le ha risposto così: “Tesoro sono gay…… E NON MI HANNO TOCCATO DI UNA VIRGOLA. Mi sono divertito, me li sarei baciati tutti e due, e secondo me è’ peggio il bigottismo gratuito. QUINDI VIVA LA SINCERITÀ CHE NON SI PUÒ MAI NOMINARE”.