L’Apollo e Daphne è un gruppo scultoreo di Gian Lorenzo Bernini (Napoli 1598 – Roma 1680) eseguito tra il 1622 e il 1625 e conservato nella Galleria Borghese a Roma. Faceva parte dei quattro gruppi borghesiani (Enea e Anchise, Ratto di Proserpina, David e Apollo e Dafne), progetto ambizioso del cardinale Scipione Borghese di dare forma moderna ai miti del passato antico, offrendo l’opportunità ad uno scultore giovanissimo ma dalle doti eccezionali come Bernini di confrontarsi con la letteratura e con la rappresentazione del difficile tema della metamorfosi. Il soggetto del gruppo è infatti tratto dalle Metamorfosi di Ovidio in cui si racconta dell’amore travolgente di Apollo per la ninfa Daphne, che però non vuole saperne di concedersi perché consacrata a Diana. In un momento di impeto Apollo la insegue, ma quando sta per prenderla avviene la trasformazione dolorosa e terrificante, a giudicare dall’espressione di Daphne, ma necessaria per sfuggire ad Apollo. È il padre di lei Penéo, dio dei boschi, che per impedire ai due di congiungersi, trasforma la ninfa in un albero di Alloro, che da quel momento diventerà sacro per Apollo. Scrive Ovidio nelle Metamorfosi (I, 555-559): “Apollo l’ama, e abbraccia la pianta come se fosse il corpo della ninfa; ne bacia i rami, ma l’albero sembra ribellarsi a quei baci. Allora il dio deluso così le dice:”Poichè tu non puoi essere mia sposa, sarai almeno l’albero mio: di te sempre, o lauro, saranno ornati i miei capelli, la mia cetra, la mia faretra” . La drammaticità dell’episodio mitologico è ingentilito dalla grazia ellenistica che fu alla base della formazione artistica di Gian Lorenzo, il quale si occupò anche del restauro di opere antiche come l‘Ermafrodito del Louvre (a cui aggiunge un letto in marmo dall’effetto realistico) in assoluto rispetto dell’opera e della sua lettura filologica. Anni dopo, già maturo, l’artista confessò, rivedendo l’Apollo e Daphne: “Oh quanto poco profitto ho fatto io nell’arte della scultura in un sì lungo corso di anni, mentre io conosco che da fanciullo maneggiavo il marmo in questo modo!”
Prendetevi un po’ di tempo per vedere questo interessante documentario della BBC sulla vita e le opere di Gian Lorenzo Bernini:
