Antonella Clerici è tornata in onda oggi sulle reti Rai con ‘È sempre mezzogiorno’. Da anni ormai un punto fermo, capace di raccogliere decine di punti di share e milioni di ascoltatori. Il segreto, neppure a dirlo, è Antonella Clerici che ha costruito un programma su misura. Ci sono delle cose, però, che nonostante la popolarità digerisce con un po’ di fatica. Lo ha raccontato in un’intervista a Repubblica dove si lascia andare anche ad altre considerazioni.
Racconta che la sua solarità le viene naturale: “Quando leggo della depressione, fatico a capire. D’istinto mi viene da dire: ma questa persona non ha un’amica che la porta fuori?”. Molto ha fatto l’incontro con Vittorio Garrone “Ho capito che potevo fidarmi e contare su di lui, non soffriva la mia popolarità, era complice. È un uomo realizzato, forte di suo, poteva essere un supporto. È un rapporto paritetico”.

Antonella Clerici, frecciata ai vertici: “Sottovalutata in Rai”
Poi la frecciata, Antonella racconta di essersi sentita sottavalutata dalla Rai: “Nel 2026 festeggio 40 anni di Rai, il primo contratto è del 1986. Gli episodi sono noti, sono stata estromessa dalle mie trasmissioni, quando sono rimasta incinta ho faticato a rientrare. I vertici dovrebbero far sentire le loro teste di serie importanti, ma si dimenticano. Invece anche una telefonata, un saluto, fa piacere e sarebbe giusto: piccole cose che a noi artisti, con le nostre fragilità, fanno bene”.

Quindi ha parlato dell’età: “Ok i ritocchini, senza stravolgersi. L’orizzonte si restringe, tra 20 anni avrò 80 anni e voglio mantenermi in salute, faccio sport, mi alimento bene, cammino. Paolo Bonolis, quando facevo La prova del cuoco e lui Affari tuoi, ricorda le mie cofane di maccheroni col sugo nel camerino. Se mangiassi così oggi… La menopausa è stata una iattura”.

Antonella Clerici: «Nel 2026 festeggio 40 anni di Rai. I vertici dovrebbero far sentire le loro teste di serie importanti, ma si dimenticano. Invece anche una telefonata, un saluto, fa piacere: piccole cose che a noi artisti, con le nostre fragilità, fanno bene»
— Cinguetterai (@Cinguetterai) September 9, 2024
(Da Repubblica) pic.twitter.com/4wmUrRsqNW
“Ma bisogna stare bene col proprio corpo e non rincorrere modelli inarrivabili”. E a sua figlia insegna “che non bisogna essere perfetti e di fare le cose che la rendono felice. Maelle ha 15 anni e mezzo, le dico di curare la salute, quando mangia schifezze poi sta male, mi preoccupo che faccia sport. Sono rompiscatole con la scuola, la sua forza è che ha una mamma imperfetta”.