Gli animalisti scendono in campo per Rosita, la gallina protagonista (insieme a Banderas) della nuova campagna pubblicitaria del Mulino Bianco. La denuncia comparsa nei mesi scorsi sul blog di Aidaa, sigla di Associazione italiana difesa animali e ambiente: “Abbiamo chiesto alla procura di Roma di acquisire i filmati di quegli spot pubblicitari allo stesso tempo di rintracciare e sottoporre ad accurati esami la gallina utilizzata per gli spot con Antonio Banderas dalla Mulino Bianco al fine di capire in quali condizioni viene utilizzato quell’animale per il quale abbiamo ricevuto molte segnalazioni indignate di persone che ritengono che la stessa abbia le zampe legate e sia sottoposta a droghe o tranquillanti. Se cosi non fossi i primi ad esserne contenti saremmo noi, ma purtroppo pensiamo che la gallina non sia assolutamente in atteggiamento naturale”. Su un punto Aidaa ha ragione. La gallina è innaturale, ma solo perché è un pupazzo meccanico, un “animatronic”, di quelli che spesso si vedono al cinema o nei parchi di divertimento, come dimostra la foto qui sotto. Aidaa non è nuova alle denunce fantasiose, come l’invito «a spegnere la televisione o cambiare canale tutti i giorni quando sugli schermi appare il cartone animato Peppa Pig». Secondo il presidente dell’associazione, Lorenzo Croce, “le immagini dei maialini felici distolgono l’attenzione dalle condizioni degli animali che vivono in allevamenti intensivi, uccisi in maniera brutale”.