Senza troppe sorprese, il Tg1 ha annunciato che la conduzione e la direzione artistica del Festival di Sanremo 2025 e 2026 sarà di Carlo Conti. Il conduttore raccoglierà l’eredità di cinque edizioni a dir poco pazzesche condotte da Amadeus, passato sul Canale Nove. La notizia era stata anticipata da un post condiviso dell’amministratore delegato Roberto Sergio, una foto insieme al conduttore toscano e al direttore generale Giampaolo Rossi, con la didascalia: “I ‘Conti’ tornano”. Carlo Conti torna sul palco dell’Ariston dopo dieci anni; il conduttore era stato al timone delle edizioni del 2015, 2016 e 2017.
“È già partito il tam tam, mi sta squillando il telefonino. Mi fa molto piacere: i conti tornano”, ha scherzato emozionato Carlo Conti commentando la notizia, in diretta nell’edizione delle 8 del Tg1 del 22 maggio. “Ho accettato grazie al grande affetto della nostra azienda, dall’amministratore delegato al direttore generale al direttore intrattenimento, fino alla signora delle pulizie, ai cameramen, ai tecnici, ho sentito questo tifo per me che mi ha fatto dire: torniamo”, ha spiegato Carlo Conti.
Sanremo, la Rai ha scelto ufficialmente il nuovo conduttore: per due edizioni

Carlo Conti a Sanremo, il comunicato del Codacons
“Per i prossimi due anni sarò il direttore artistico, peraltro è anche anche un bel modo di festeggiare miei primi 40 anni di Rai, il primo contratto risale a giugno 1985″, ha spiegato. Dopo la conferma da parte della Rai, il Codacons è intervenuto per chiedere al nuovo conduttore e direttore artistico di Sanremo di riportare la “qualità” nella kermesse allontanandosi “il più possibile dalla strada tracciata Amadeus”.
“La musica deve essere riportata al centro dell’evento, perché negli ultimi anni le scelte che hanno interessato il Festival sono andate nell’unica direzione di garantire alla trasmissione un pubblico di giovanissimi e l’attenzione dei social network, a tutto discapito della qualità dei brani in gara”, si legge nel comunicato stampa del Codacons, lanciando una clamorosa frecciatina ad Amadeus.

“In tal senso chiediamo a Carlo Conti di istituire una apposita commissione tecnica per la scelta delle canzoni dei prossimi festival, che tenga conto del reale valore dei brani e degli artisti che li eseguono, e non del numero di follower sui social o delle visualizzazioni sul web garantite dai cantanti, né della loro momentanea notorietà legata a partecipazione a talent show canori”. E ancora: “Considerati i gravi problemi sul fronte televoto e pubblicità occulta che hanno interessato gli ultimi Festival, il Codacons chiede a Conti di prevedere la partecipazione di un rappresentante dell’associazione a tutte le fasi di Sanremo, a garanzia di trasparenza verso il pubblico”.


— Trash Italiano (@trash_italiano) May 22, 2024
Il Codacons interviene dopo l'annuncio di Carlo Conti a Sanremo, e chiede che venga istituita una commissione tecnica per scegliere le canzoni in base alla qualità, senza tener conto di followers, visualizzazioni sul web o partecipazioni a talent show.
La notizia del comunicato del Codacons è stato immediatamente commentato sui social. “Sto morendo. Vi giuro, diamo un aumento a chi si inventa le denunce della Codacons. Ragazzi, con questa creatività, applicata alla ricerca, avremmo la cura al cancro da almeno 30 anni”, si legge tra i commenti del post pubblicato su X dalla pagina Trash Italiano.
E ancora: “In una nazione come l’Italia, ove davvero vige ormai la truffa all anziano, l’evasione totale, la sponsorizzazione selvaggia a prodotti e siti fuffa beh, trovo davvero imbarazzante che un associazione nata per proteggere il cittadino sperperi soldi in cause che poi, nella maggior parte dei casi si rivelano fallimentari e inutili”, “Questi non hanno un cazzo da fare”, “Quanto vorrei non avere nulla da fare nella vita quanto il Codacons”.