Conduttore del Grande Fratello Vip, giornalista e direttore del settimanale Chi, Alfonso Signorini è ultimamente finito al centro della polemica per la sua gestione del reality show in onda il lunedì e venerdì in prima serata su Canale 5, soprattutto a riguardo del caso ‘Katia Ricciarelli’, accusata di aver usato parole razziste e omofobe nei confronti di alcuni concorrenti del GF Vip 6.
In un editoriale sul settimanale da lui diretto, Alfonso Signorini ha raccontato il motivo della vistosa cicatrice sul lato sinistro del suo occhio, svelando un triste retroscena del suo passato. “Ho iniziato vendendo enciclopedie porta a porta. Studiavo all’università e le lezioni private non mi bastavano a sbarcare il lunario, così ho cominciato”, ha esordito il conduttore.

Alfonso Signorini svela perché ha una cicatrice sopra l’occhio
“Mi avevano insegnato a giocare d’attacco: ‘Quando la porta si apre, metà del lavoro è già fatto. A quel punto sorridi e comincia a parlare. Non scoraggiarti se ti senti dire che non vogliono nulla o che non sono interessati, parla a raffica. Se alla fine la porta sarà ancora aperta, è fatta’. Io ero abbastanza bravo. Anche se poi non mancavano gli incidenti di percorso”, ha spiegato ancora Alfonso Signorini.

Proprio durante il suo lavoro da rivenditore di enciclopedie il conduttore si è procurato la cicatrice. “In un quartiere di periferia a nord di Milano, ad aprirmi la porta venne un tipo in canottiera che mi bloccò immediatamente. ‘Non ho figli io. Che me ne faccio della tua enciclopedia?’. I- ha raccontato Alfonso Signorini – io andai avanti a parlare come ero abituato a fare: ‘L’enciclopedia apre la mente, ci rende migliori…’. Spazientito, il tipo con la canotta a un certo punto, afferrato il volume dell’enciclopedia che gli avevo messo in mano, me lo tirò in faccia: ‘Dell’ignorante non me lo dai, hai capito?’”.


“Ancora oggi sul lato sinistro del mio occhio è ben visibile la cicatrice della ferita di quel giorno lontano e, ogni volta che ci faccio caso, la accarezzo perché mi ricorda il periodo della mia vita duro, senza il quale non sarei arrivato dove sono – ha spiegato ancora il conduttore nel suo editoriale – Tra l’altro da allora incominciai a vendere un sacco di enciclopedie. La gente, impietosita dal bendaggio che avevo in viso e dalle storie che mi inventavo ogni volta, metteva una mano sul cuore e un’altra al portafoglio e comperava che era un piacere”.