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“Ho temuto il peggio”. Leo Gassman a X-Factor: il retroscena di papà Alessandro e l’ordine al figlio

Leo Gassman ha impressionato tutti a X-Factor in occasione delle audizioni della scorsa settimana. Il figlio di Alessandro (che conserva ancora il cognome con una sola ‘n’, come nonno Vittorio) ha incantato il pubblico e la giuria per la voce, la bellezza e la somiglianza con il padre, ma soprattutto per la dolcezza e l’umiltà. “Vengo da una famiglia felice” ha detto prima di cantare l’inedito ‘Freedom’. Passato con quattro sì dei giudici, e in attesa di scoprire se arriverà nella fase finale, conosciamolo meglio. Leo suona la chitarra da quando aveva 7 anni, frequenta ‘Affari esteri’ all’Università americana John Kennedy ed è molto sportivo: ha fatto rugby, nuoto e arti marziali per 13 anni. E ancora, il ‘piccolo’ dei Gassman ama la musica americana e i grandi cantautori italiani: Dalla, De Gregori, Tenco. (Continua a leggere dopo la foto)



A 9 anni entra al conservatorio Santa Cecilia di Roma. Dopo cinque anni abbandona la chitarra e si dedica al canto. Da allora prende lezioni da un’insegnante che lo ha aiutato a far emergere la sua personalità musicale. “Sono cresciuto in una famiglia di persone felici – ha spiegato Leo Gassman nella clip di presentazione -, mi hanno mostrato i lati belli della vita. Quindi io mi reputo una persona molto fortunata. Ma è come se avessi un eco dentro che deve uscire per sfogarmi, per alleggerirmi” e, per farlo, Leo ha quindi bisogno di “dimostrare a me stesso di poter capire la mia strada per crearmi un qualcosa di mio”. (Continua a leggere dopo la foto)


E proprio il papà di Leo, Alessandro Gassman, in una lunga intervista al Corriere della Sera racconta di quando il figlio gli ha annunciato di aver passato i provini: “Non mi aveva detto niente. Si è presentato da me con la faccia di chi doveva dirmi qualcosa. Gli ho chiesto se aveva messo incinta qualcuna, se aveva menato qualcuno, se aveva una brutta malattia. A quel punto mi ha detto che aveva passato i provini dei giudici”. E lo confessa candidamente, Leo Gassman, che questo è il suo tentativo di trovare la sua strada. (Continua a leggere dopo la foto)


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Intanto, papà Alessandro sarà in televisione dal 8 ottobre con la seconda stagione de “I Bastardi di Pizzofalcone”, su RaiUno. “Napoli raccoglie tutto il peggio e il meglio della società del nostro Paese, una società stratificata che va dai ricchi delle case aristocratiche alla gente dei vicoli, dalla borghesia alta o arricchita alla camorra. È un riassunto sociale dell’Italia. E poi mi sono ricreduto su Napoli – ha detto Alessandro Gassman al Corriere della Sera – Pensavo: vado a Napoli e mi scippano. Ora mi sento adottato dalla città, dei napoletani mi piace l’orgoglio”.

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