Nostalgici, enigmatici e misteriosi: leggendo i versi di Fernando Pessoa si ha l’impressione di essere spettatori di affascinanti giochi di prestigio fatti di idee e di significati che rivelano la grandezza e la vitalità di un genio assoluto del Novecento.
La poesia di Fernando Pessoa esercitò poca influenza quando l’autore era in vita ma è stata poi ampiamente imitata dai poeti delle generazioni successive. In Italia molto si deve al lavoro di traduzione di Antonio Tabucchi, traduttore, critico e grande studioso dell’opera di Pessoa. Molti sono anche gli artisti che in campo musicale si sono ispirati all’opera di Pessoa: tra questi il cantautore brasiliano Caetano Veloso e Roberto Vecchioni.
Ah, solo, io so
quanto mi duole il cuore
senza fede né legge,
senza melodia, né ragione.
Solo io, solo io,
e non lo posso dire
perché sentire è come il cielo,
si vede ma non c’è cosa vedere