“Prendi una donna, trattala male, lascia che ti aspetti per ore, non farti vivo e quando la chiami fallo come fosse un favore fa sentire che è poco importante”, cantava Marco Ferradini nel suo Teorema. Per poi concludere: “Non esistono leggi in amore“. Ecco, ora uno studio sembra confermare scientificamente le sue teorie sulle donne.
Secondo un team internazionale di ricercatori – del Centro interdisciplinare di Herzliya (Israele) e delle università statunitensi di Rochester (New York) e dell’Illinois a Urbana-Champaign – gli uomini rispondono a meccanismi di attrazione molto più elementari rispetto alle donne: al primo appuntamento la “scintilla” scatta per una ragazza carina e comprensiva che ai loro occhi appare anche più femminile e sessualmente desiderabile.
Diverso è il discorso per le donne che, nonostante i tre studi condotti dagli scienziati e pubblicati sulla rivista Personality and Social Psychology Bulletin, restano un mistero. Secondo le loro analisi sulle interazioni fra i sessi, canzoni d’amore, rose e “spremute di cuore” non funzionano automaticamente con il gentil sesso. O quantomeno non fanno scattare l’amore a prima vista. Anzi. Uno degli studi prevedeva che a un gruppo di donne e uomini reclutati venissero prima mostrate delle foto di potenziali partner e poi venisse chiesto di interagire con una persona comprensiva e con una rude e disinteressata ai problemi altrui.
Il risultato è stato che mentre sugli uomini la dolcezza e l’interesse femminile scatenava anche attrazione, per le donne l’alchimia non era automatica, anzi la strategia della comprensione a volte sortiva l’effetto opposto, respingente.