Il satellite kepler torna in azione e scopre un pianeta molto simile alla Terra, ma probabilmente troppo caldo per ospitare forme di vita come quelle terrestri. Ha un diametro di due volte e mezzo superiore a quello della Terra, si chiama HIP 116454b e si trova a 180 anni luce da noi nella costellazione dei Pesci.
La sua orbita è molto veloce, dura solo nove giorni, e la sua stella è più piccola e più calda del Sole. La scoperta inaugura la ‘nuova vita’ di Kepler siglata K2 che estende gli obiettivi della missione alla ricerca di pianeti simili alla Terra in grado di ospitare la vita alle stelle vicine e all’osservazione di ammassi stellari, galassie e supernove.
Kepler cerca i pianeti con la tecnica dei transiti: quando il pianeta passa davanti al disco della sua stella c’è un calo di luce nella luminosità dell’astro, indizio che un pianeta ha occultato una porzione di stella. Per osservare queste oscillazioni nella luce delle stelle c’è bisogno di precisione assoluta nelle misure sulla luminosità, garantite dalla stabilità del sistema di puntamento, ottenuto grazie alla stabilità del telescopio garantita da strumenti chiamati ruote di reazione.
A causa di un incidente che ha messo fuori uso una delle quattro ruote i ricercatori Ansa hanno dovuto cambiare strategia per mantenere stabile il puntamento: ora la pressione della luce del Sole viene usata come forza che, assieme alle tre ruote rimaste, mantiene stabile la posizione del telescopio.