Niente più favori alla polizia e agli investigatori: Apple ha annunciato che non sbloccherà più iPhone e iPad criptati su richiesta delle forze dell’ordine o dei servizi di intelligence. Android ba anche oltre: il criptaggio dei dati sarà di default. In pratica, sugli smartphone e i tablet su cui funzionerà il nuovo sistema operativo iOs 8 i dati personali come foto, messaggi, email, allegati, contatti, la storia delle chiamate, i contenuti di iTunes, gli appunti e i promemoria sono posti sotto la protezione di codici personali. Così Apple non potrà più bypassare questi codici e perciò non potrà accedere più ai dati personali. Pronta la risposta di Android. La nuova versione del sistema operativo per smartphone e tablet “Made in Google” adotterà come default il criptaggio dei dati degli utenti. Quanto accaduto col programma Prism della Nsa, quello che ha scatenato il datagate, sarà a questo punto solo un brutto ricordo del passato. Ma se questo è un bene nei casi di invasione della privacy, la stessa difficoltà/impossibilità ci sarà anche in caso d’indagine giudiziaria, proteggendo i contenuti anche da mandati giudiziari e indagini legali.