Ora volare fino a Marte può diventare low cost. La nuova tecnica è stata pubblicata sulla rivista Scientific American, ed è stata confermata da Francesco Topputo, ricercatore del dipartimento di scienze e tecnologie aerospaziali del Politecnico di Milano, in collaborazione con Edward Belbruno dell’Università di Princeton. Potrebbe essere così sorpassata la vecchia manovra di trasferimento, che prevedeva di lanciare la sonda mirando il punto previsto dell’orbita in cui avverrà l’incontro con il pianeta.
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Il concetto di “cattura balistica”, consiste invece nel lanciare il veicolo in un’orbita simile a quella di Marte, il quale sarebbe poi catturato dall’attrazione gravitazionale. L’approdo avverrebbe così in modo più delicato e a un costo minore. Dopo la fase di cattura, il veicolo sarebbe anche in grado di effettuare alcune rivoluzioni attorno al pianeta rosso senza compiere manovre. Si pensa di utilizzare questa manovra di trasferimento per inviare le sonde robotiche e i moduli non abitati, in quanto i tempi del viaggio sono molto più lunghi anche se meno costosi.
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