Se prima agire e poi pensare a quello che si è fatto, il più delle volte, porta a fare errori, alcuni casi dimostrano l’esatto contrario. Quando ultimamente guardate il tg o leggete il giornale, vi sarete senza dubbio detti che fegato abbiano, per esempio, tutti quelli che partono per l’Africa con la missione di aiutare i malati di ebola. Avrete pensato che sono persone meravigliose, con un gran cuore, tanto altruismo e, soprattutto, con un gran fegato. Ma cosa spinge certe persone a fare certe scelte, ad esempio quella di preoccuparsi della vita di qualcuno che nemmeno conosce? Una ricerca pubblicata sulla rivista Plos One lo ha svelato: «La loro forza consiste nel fatto che non ci pensano due volte – spiegano gli studiosi – agiscono d’istinto e solo in un secondo momento pensano». In effetti, se queste persone pensassero bene a cosa stanno facendo, forse cambierebbero idea. Eppure gente così c’è. Sono supereroi, forse, visto che nemmeno gli psicologi e i neuroscienziati riescono a capirne le ragioni..
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E visto che ipotizzare non serve, hanno deciso di intervistarne alcuni. 51 per la precisione, scelti tra i 9.500 che, per il loro valore e coraggio, si sono guadagnati la medaglia del Carnegie Hero Fund, il massimo riconoscimento negli Stati Uniti e in Canada. Dopo le interviste, David Rand dell’università di Yale e il suo team hanno scoperto che tutti gli eroi in questione hanno agito senza pensare. Ovvero, quando si sono trovati in situazioni di emergenza, sono intervenuti e basta. E hanno salvato diverse vite. Protetto migliaia di persone. E hanno messo a rischio la propria vita. Ma non siamo mica tutti uguali. Alcuni di noi, di fronte a una situazione di pericolo, temporeggiano. E alla fine lasciano perdere. Quegli alcuni, è evidente, non sono supereroi, perché gli eroi “non ci pensano due volte” come ha dichiarato Rand.