Più fai pipì e più risparmi sulla bolletta della luce? Sicuramente è ancora presto ma si riparla di trarre energia elettrica dalle urine. I ricercatori del BioEnergy Team di Bristol hanno difatti realizzato una bio-batteria che trasforma l’urina in energia elettrica. Una tecnologia che non è nuova, ma pare che il prototipo inglese sia quello più efficiente mai costruito fino a questo momento. La pila “rivoluzionaria” è costituita da una cella riempita di microbi capaci di metabolizzare l’urina. Un processo che rilascia elettroni che, a loro volta, attraverso alcuni elettrodi, vengono convogliati su un circuito esterno sotto forma di corrente elettrica. I risultati sembrano confortanti giacché il potere energetico della pipì è tre volte più elevato rispetto a quello di bio batterie che lavorano sui rifiuti organici, come scarti alimentari e vegetali. Il segreto della nostra dlin-dlin? L’urina umana ha alcune caratteristiche come la giusta acidità, una buona conduttività elettrica e, soprattutto, una bassa concentrazione di materia organica.