Fino a qualche mese fa si pensava fosse un pianeta fatto di diamante. L’esopianeta 55 Cancri e (55 Cnc e), scoperto nel 2004 a 40 anni luce da noi e forse molto simile alla Terra primordiale è stato attentamente osservato con il telescopio spaziale Spitzer. Ha un diametro del 60% superiore a quello della Terra ma con una densità 2 volte superiore, tanto da essere quasi più denso del piombo. Per questo ha attirato l’attenzione degli scienziati che per queste caratteristiche lo immaginavano composto soprattutto da carbonio, ferro e carburo di silicio, azzardando anche l’ipotesi che potesse essere composto da diamante.
Ricerche più recenti si sono concentrate sulla sua atmosfera e in particolare sulle variazioni di temperatura rilevate nel tempo. Secondo i ricercatori dell’Università di Cambridge che si sono dedicati a questi studi, le temperature dell’atmosfera sono oscillate per almeno tre volte tra i 1.000 e i 2.700 °C. Un’escursione termica del 300% che per gli esperti potrebbe essere causata da un’intensa attività vulcanica, ipotesi che metterebbe in discussione le prime ipotesi sulla sua composizione.
«Le caratteristiche venute alla luce di recente ci portano a non essere più così certi che il pianeta sia fatto per lo più da carbonio, anche perché alcuni indizi suggeriscono che potrebbe addirittura esserci dell’acqua», spiega Nikku Madhusudhan, uno dei ricercatori. Un’alternativa però all’ipotesi iniziale non è stata ancora avanzata e 55 Cancri e ritorna nel mistero. Spiega Madhusudhan: «È la prima volta che un pianeta extrasolare mostra simili variazioni termiche e questo è molto interessante, soprattutto perché si tratta di una super terra».
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