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Dal grattacielo invisibile alla finestra autopulente, ecco 8 piccole/grandi invenzioni che cambieranno la nostra vita

Quali sono le invenzioni più geniali del ventunesimo secolo? Dal cemento anti-smog (che è stato per altro inventato da un italiano), passando per il cartellone stradale che produce acqua dall’umidità, fino al kit per fare il test del DNA a domicilio. Tutte scoperte che potrebbero cambiare  la nostra vita, ecco le migliori 8 selezionate da Focus:

 

1. Acqua potabile dal cartellone stradale. 

Gli abitanti di Lima non hanno mai guardato un cartellone con tanto entusiasmo: ma quello in foto può produrre 100 litri di acqua potabile al giorno semplicemente filtrando l’umidità dell’aria. Si basa su un sistema di filtraggio ad osmosi inversa, creato dall’Università di Ingegneria e Tecnologia del Perù (UTEC). Dopo il filtraggio, l’acqua viene trasportata attraverso piccoli condotti ad un serbatoio centrale alla base del cartellone, dove c’è un rubinetto.

 


2. Il cemento mangia smog. 

TX active è uno speciale cemento sviluppato dall’Italcementi, in grado di abbattere gli inquinanti organici e inorganici presenti nell’aria, la cui efficacia è stata a lungo testata e quindi certificata da importanti centri di ricerca indipendenti (CNR, ARPA, Centro Ricerche di Ispra). Insomma un cemento anti-smog che agisce grazie un filtro di ossido di titanio che accelera l’ossidazione degli inquinanti nell’aria, rendendoli innocui per l’ambiente (e per l’uomo). 

3. Il test del DNA a domicilio. 

Con un semplice test della saliva, la 23andme è in grado di stimare la nostra predisposizione a 254 malattie (dalla calvizie alla cecità), identificare le nostre origini e persino la parentela “genetica” con personaggi famosi. I suoi esperti lavorano su 600.000 marcatori genetici e interpretano il DNA di ogni cliente che, pagando 99 dollari, riceve a domicilio un kit col quale dovrà rispedire un campione di saliva alla 23andme. 

4. La piscina che pulisce il fiume. 

Dovrebbe vedere la luce tra entro il 2016 +Pool, la piscina galleggiante di New York che prende l’acqua dal fiume East River e la ripulisce, usando un sistema di filtraggio a strati in grado di eliminare gradualmente i batteri e contaminanti, senza bisogno di prodotti chimici. A dare il là al progetto, una sottoscrizione su Kickstarter: più di 3000 persone che hanno messo assieme 275 mila dollari di crowdfunding.

5. Il grattacielo invisibile. 

Non è l’altezza (450 metri), pur ragguardevole, a rendere unica la Infinity Tower di Seoul, in Corea del Sud, ma il fatto che può diventare invisibile grazie ad un sistema di 500 file di schermi Led e telecamere, in grado di riprodurre immagini dell’ambiente circostante, permettendogli così di “mimetizzarsi”. La cosa potrebbe creare non pochi problemi agli aerei, visto che la Infinity Tower si trova nei pressi dell’incheon Airport. Ma nel 2013, dopo vari rinvii, gli architetti hanno avuto il permesso di costruirla e dovrebbe essere inaugurata entro la fine del 2015).

6. La realtà aumentata basata su un sistema gestuale. 

L’idea sembra rubata a un film di fantascienza: un’interfaccia tra mondo fisico e digitale, dove le persone possono interagire con immagini e dati muovendo le mani.Non sappiamo quando vedrà la luce esattamente, ma Sixth Sense è una delle promesse più attese dell’hi-tech. Il suo inventore, Pranav Mistry, l’ha presentata nel 2009 e da allora ci sta ancora lavorando. 

7. La finestra autopulente. 

Ammettiamolo: non sarebbe bello che i vetri delle finestre di casa si pulissero da soli? Il vetro SunClean prodotto dall’americana PPG ci è andato molto vicino: ha un rivestimento trasparente di titanio diossido che distrugge lo sporco al sole, aspettando che poi la pioggia o una spruzzata d’acqua portino via i residui, lasciando il vetro senza striature.

8. Le nuvole da interni. 

Giochiamo a carte scoperte: questa invenzione non ci cambia la vita, ma la sfida dell’artista olandese Berndnaut Smilde ci ha ammaliato: realizzare un’opera d’arte “effimera” che esistesse solo al momento della sua creazione, per svanire subito dopo: e cosa c’è di più effimero di una nuvola? In questo caso le nuvole si materializzano all’interno di una stanza, e durano il tempo di una foto. Smilde non rivela come fa a crearle: ma di solito gli ci vogliono un paio di giorni per “acclimatare” un ambiente, prima di un servizio fotografico. 

 

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