Per nove anni ha vissuto nella paura, sperando che quell’uomo che la riempiva di email intimidatorie non si facesse mai vivo. Ma si sbagliava di grosso, perché lo stalker che la tormentava da anni non era né uno sconosciuto, né una persona che l’aveva notata per strada e che l’aveva costretta a vivere nel terrore. Quell’uomo era suo marito.
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La terribile vicenda è accaduta nello Utah, Stati Uniti e protagonista è una donna residente a Lindon. Per quasi 9 anni è stata molestata da uno stalker che minacciava di stuprarla e di picchiarla. Il calvario era iniziato nel 2006 quando la signora, madre di tre figli, cominciò a ricevere via posta elettronica messaggi intimidatori. Terrorizzata e sotto choc parlò con il marito raccontandogli quello che stava succedendo, ma lui si dimostrò quasi indifferente. Il tempo passava e le mail aumentavano, fino a quando, in una sola giornata, arrivò a riceverne quaranta. A quel punto si rivolse alla polizia che fece una scoperta scioccante. A inviare quelle mail era il marito, che non ha potuto far altro che confessare aggiungendo che si trattava di una vendetta verso la moglie per un fatto accaduto dieci anni fa. La donna ha immediatamente chiesto la separazione e ha ottenuto un’ordinanza restrittiva per proteggere se stessa e i figli. L’uomo dovrà rispondere di stalking: dovrà tornare in tribunale ad agosto.
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