Una storia che nessuno vorrebbe vivere: Ellie Baker, parrucchiera di 35 anni, di Plymouth nel Devon, e madre di 3 figli, nel 2012, era tutta presa dai preparativi del suo matrimonio e, come ogni sposa, voleva che quel giorno fosse il più bello della sua vita. Poi le capita qualcosa che la sciocca: pochi giorni prima del matrimonio, le cade una ciocca di capelli, è l’inizio dell’alopecia, probabilmente provocata dallo stress pre-matrimoniale. Ovviamente i suoi capelli non ricrescono in tempo per il giorno del sì e la donna è costretta ad arrivare all’altare camuffando la chiazza senza capelli con delle extension. Ma nessuno si accorge del suo ”segreto”.
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‘’È stato il giorno più brutto della mia vita, quello in cui ho realizzato che mi sarei andata a sposare senza i miei capelli naturali – ha detto la donna al Mirror e ha raccontato – Me ne sono accorta un giorno, per caso: sono uscita dalla doccia e ho visto che mi mancavano i capelli in una parte della testa’’. I medici le dissero di non preoccuparsi (per non peggiorare la situazione), ma, nel giro di pochi giorni, il pavimento della casa di Ellie, era ricoperto di capelli. ‘’Ero molto preoccupata: non volevo essere una parrucchiera calva e, soprattutto, non volevo essere una sposa calva’’ ha aggiunto la donna. Ellie, che si è sposata con Daniel Baker nel 2013, era fidanzata con lui dal 2011. Nel 2012 iniziarono i suoi problemi con i capelli: il fidanzato si accorse che, sulla testa di Ellie, mancava una ciocca. Così la donna andò da un medico, poi da un oncologo ma la situazione non migliorò: la diagnosi fu chiara, si trattava di alopecia areata. Una condizione molto diffusa e imprevedibile, come ha spiegato Ellie: ‘’Oggi i miei capelli sono perfetti ma potrei svegliarmi domani e avere dei buchi in testa’’. Perché l’alopecia areata è così. Ma Ellie, che nel frattempo ha provato cure di tutti i tipi, si è fatta forza, ha capito che la sua condizione non cambierà mai definitivamente e ora ha deciso di offrire supporto a tutti coloro che soffrono del suo stesso problema. Noi ci auguriamo di cuore che, un giorno o l’altro, si riesca a trovare una cura per una malattia che rovina la vita delle persone.