I sospetti degli investigatori sono stati confermati: gli studenti hanno raccontato di aver “bevuto molto”. Anzi, “anche Domenico ha bevuto con noi. Per questo ci siamo addormentati profondamente, senza sentire rumori o accorgerci di niente”, ha detto uno dei giovani della 5E ascoltato (con altri 13 studenti del Nievo) negli uffici della questura di Padova.
Ora la verità sulla morte di Domenico Maurantonio, 19 anni, precipitato da una finestra d’albergo al quinto piano mentre era in gita scolastica a Milano, comincia a trapelare. Gli investigatori della questura di Milano, ieri in trasferta a Padova, hanno identificato il ragazzo che sabato notte ha versato il lassativo nel bicchiere di Domenico.
Domenico era vivo fino alle 5 di domenica, come testimoniano i messaggi scambiati via Whatsapp con altri compagni di scuola. Insomma, questo è solo l’inizio di un’inchiesta in cui i misteri sono ancora tanti, coperti dall’omertà di un’intera classe.
Un silenzio che la mamma di Domenico ha subito denunciato. La donna lo ha detto sfogandosi su Facebook: “Lo avete fatto morire. Lui non si sarebbe mai suicidato”.
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