Annie ci ha provato fino alla fine. Sembrava avercela fatta per qualche tempo, poi si è dovuta arrendere alla malattia. La sua storia è quella di una 26enne che voleva una vita normale fatta di amore, un marito e dei figli. Poi, poco prima che la primogenita nascesse un controllo di routine le rivelò un cancro al collo dell’utero, esteso e difficilmente battibile. Di lì in breve tempo si diffuse al fegato riducendo le speranze al lumicino. E così Annie, insieme al suo fidanzato, ha preso una decisione: una volta data alla luce la figlia si sarebbero sposati. Prima di subito. Prima che fosse tardi. Pochi soldi, un sogno da realizzare ed il tempo tiranno che fugge via. La rete si mobilita e gli amici danno una mano con quello che possono. Così, pur senza i crismi e le luminarie, si sposano il 15 luglio. Partono subito con il figlio di appena sette mesi. Cinque giorni felici. Intensi e degni di essere vissuti. Gli ultimi. Perché poi qualcosa non quadra. La situazione precipita. Il giorno dopo il rientro a casa Annie, con il sorriso sulle labbra lascia il mondo, la figlia, il marito, la famiglia e qualcosa di importante che continuerà a vivere: il coraggio di amare.
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