Ancora poche ore di ossigeno per le persone a bordo del sommergibile Titan, scomparso nell’Oceano Atlantico mentre scendeva verso la profondità di 3.800 metri per avvicinare il relitto del Titanic. Una corsa contro il tempo per i soccorritori impegnati nella ricerca, che ieri hanno “rilevato rumori sottomarini nell’area” dove si ritiene possa essere scomparso. “Risultati negativi”, invece, per le successive ricerche.
Come hanno scritto i quotidiani statunitensi, un rapporto interno del governo degli Stati Uniti ha affermato che i team che cercano il sommergibile Titan hanno sentito colpi a intervalli di 30 minuti e anche che un aereo P-3 canadese ha individuato un oggetto rettangolare bianco nell’acqua. Intanto è stata estesa “la superficie dell’area di ricerca” che “adesso è due volte più grande del Connecticut”, ha spiegato il Capitano Jamie Frederick della Guardia Costiera degli Stati Uniti, nel corso di una conferenza stampa.
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Sottomarino Titan, per l’esperto di missioni c’erano problemi di sicurezza
I dispersi all’interno del sottomarino Titan sono Hamish Harding, un esploratore e uomo d’affari britannico di 58 anni, presidente della società aeronautica Action Aviation, un uomo d’affari pakistano Shahzada Dawood, amministratore del Seti Institute, insieme a suo figlio Suleman, Stockton Rush, l’amministratore delegato di OceanGate, la società che ha organizzato la missione. Presente anche un francese di 73 anni Paul-Henry Nargeolet.
In queste ore sono arrivate molte critiche all’OceanGates. È emerso che l’azienda non ha mai sottoposto il mezzo a un processo di certificazione. Secondo gli esperti, si tratta di un’accortezza che, per quanto riguarda le imbarcazioni private, non è sottoposta ad alcun obbligo di legge ma è altamente consigliata per evitare i moltissimi rischi che accompagnano le esplorazioni sottomarine. E ovviamente garantire la sicurezza dell’equipaggio. Qualche anno fa la compagnia OceanGates, azienda che organizza i viaggi per vedere il relitto del Titanic, aveva licenziato un dipendente che la accusava di inadempienze in materia di sicurezza.
L’ex direttore delle operazioni marittime aveva sollevato in passato dubbi sulla sicurezza del mezzo e poi era stato licenziato. David Lochridge ha intentato una causa contro OceanGate per licenziamento ingiustificato. E un amico di Harding, il miliardario britannico a bordo del Titan, ha spiegato di avere rinunciato all’ultimo momento perché aveva dei “timori” riguardo alla sicurezza. Anche un esperto di missioni di questo tipo ha dichiarato che esistevano “preoccupazioni che un incidente simile potesse accadere”. La nave ha perso la comunicazione con i tour operator domenica mentre si trovava a circa 435 miglia a sud di St John’s, Terranova , durante il viaggio verso il relitto del Titanic, al largo delle coste del Canada. Quindi è molto probabile che si trovi ancora in questa area.