Alexander Boettcher, protagonista di quell’assurdo fatto di cronaca (l’aggressione con l’acido solforico a Milano) era un ragazzo normale, normalissimo. Lo spiega un articolo del Corriere della sera, attingendo a informazioni fornite da sua madre, partendo dal luogo in cui ha vissuto fino a poco tempo fa, un palazzone di viale Campania, nel capoluogo lombardo. Lì viveva con sua moglie Gorana Bulog, ex modella croata conosciuta da giovanissimo e lì vive ancora sua madre Patrizia, che è proprietaria dell’intero stabile. Al piano terra, come custode, si era stata sistemata la suocera di Alexander. Un equilibrio perfetto dal quale si è allontanato quando ha incontrato Martina Levato, la sua amante e co-protagonista della storiaccia. “Alex era un ragazzo introverso, taciturno, insicuro, mingherlino”, ricorda sua madre.
(continua dopo la foto)
Lei lo ha cresciuto da sola, racconta: il padre, un medico tedesco, l’ha lasciata quasi subito, lei è tornata in Italia, e da allora non si vedono quasi mai. Poco più che adolescente l’incontro con Gorana. Nasce una storia e lei diventa sua moglie. Fino all’estate del 2013 tutto normale. Poi, un po’ alla volta, Alexander cambia: l’ossessione nuova per il fisico, anabolizzanti, esercizi di palestra per gonfiare i muscoli, quei tatuaggi che paiono ferite. “Era diventato irascibile, aveva forti sbalzi di umore, cambiato di aspetto, a casa c’era e non c’era, non lo riconoscevo più”, racconta la mamma. Ma nessun sospetto su una personalità che stava cambiando così drsticamente. La madre di Boettcher non ha dubbi: lei, nella coppia di amanti, era la forte e dominante; il figlio debole. Questa dinamica sarà tema di approfondimento giudiziario e psichiatrico.
Sfregio con l’acido, l’identikit di un narcisista dalle ferite tatuate con l’ossessione del potere
Follia continua, la bocconiana dell’acido aveva già tentato di evirare un ex
L’ex fidanzato non partecipa al triangolo amoroso, lei lo sfregia con l’acido