Era stata scoperta in un parco mentre spingeva sull’altalena il figlioletto morto all’interno di un parco giochi. Ora quella madre 24enne, Romechia Simms, del Maryland, è stata incriminata con l’accusa di omicidio colposo e abusi sui minore. La donna era stata arrestata lo scorso 22 maggio dopo che una testimone aveva chiamato la polizia per segnalare la presenza di una donna in compagnia del figlio all’interno del parco in un orario insolito. La polizia ha poi stabilito che lei è rimasta in quel parco per due giorni interi con il figlio di 3 anni, Ji’Aire Donnell Lee, e avrebbe continuato a farlo dondolare sull’altalena anche dopo la sua morte. La giacca del piccolo era stata rinvenuta nella spazzatura, e le sue scarpe erano piene di acqua piovana.
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Gli accertamenti medico-legali sul bimbo hanno poi messo nero su bianco che è morto per una combinazione di ipotermia e disidratazione. Di lì l’accusa di omicidio. Ma i familiari della 24enne sostengono che la donna fosse affetta da problemi mentali, per cui l’accusa di omicidio colposo non sarebbe giusta. “Sento queste accuse come totalmente sbagliate”, ha detto al Washington Post Vontasha Simms, la nonna di Ji’Aire. “Non capisco come una persona mentalmente incapace debba pagare per quel che è successo”. Per la madre della donna “non avrebbe mai fatto nulla di dannoso per causare la morte del bambino”. Ma la 24enne è in carcere giacché è stato ipotizzato il rischio di fuga. Se condannata, Romerchia rischia fino a 45 anni di carcere.