Katherine oggi è una donna australiana di 40 anni che, suo malgrado, si è ritrovata protagonista di un libro choc dal titolo ‘Behind closed doors’, in italiano ‘Dietro le porte chiuse‘, scritto dalla giornalista Sue Smethurst che racconta gli abusi subiti dal padre per 27 lunghi anni. Da quando aveva 13 anni Katherine ha vissuto in uno stato di semi-segregazione, in pratica era la ‘schiava sessuale’ del padre orco. Per 27 anni la donna ha subito vessazioni fisiche e psicologiche fino a convincersi, come purtroppo spesso accade sotto minaccia, che la cosa migliore fosse rimanere in silenzio e che tutto quello che stava accadendo fosse normale.
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A seguito delle migliaia di stupri avvenuti in tutti quegli anni sono anche nati 4 bambini. E nessuno in famiglia, né la madre né i suoi 3 fratelli maschi, disse o fece qualcosa per aiutarla. Quando poi la ragazza confidò tutto agli assistenti sociali parlando loro delle violenze subite nei confronti del padre non fu mai preso alcun procedimento dalle autorità. Solo di recente questa vita devastante ha avuto un epilogo: quando Katherine si è confidata con la dottoressa che provava a curare i suoi attacchi di epilessia.
E con l’aiuto del medico, la donna ha progettato la fuga dalla sua vita da incubo grazie all’intervento della polizia che una notte ha fatto irruzione in casa e poi arrestato il padre mostro: l’uomo, rimasto impassibile, si è consegnato all’arresto e ora deve scontare 22 anni di carcere. Per Katherine, inoltre, ci sarà un congruo risarcimento a carico dello Stato di Vittoria, per la negligenza di quegli assistenti sociali che, non ascoltando le sue richieste di aiuto, hanno contribuito a rovinarle la vita.
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