Una scelta, una storia che ricorda quella canzone di Fabio Concato in cui le magre “sono tristi”. Ma è quanto successo a una ragazza americana che ne ha parlato sull’Huffington Post.
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“Essere magra non mi rendeva felice. Avere la tartaruga significava solo, beh, avere la tartaruga. Avere una taglia 4 rendeva molto più semplice lo shopping e, presumibilmente, faceva sì che i vestiti mi stessero “meglio”. Perché, diciamocelo, i vestiti vengono prevalentemente disegnati per la gente che indossa una taglia 4. La taglia 4 faceva sì che gli estranei si girassero a guardarmi. Ripetutamente. Faceva sì che al supermercato gli uomini ci provassero con me, che i medici all’ospedale mi facessero proposte indecenti. Mi faceva concentrare ossessivamente su ogni dettaglio del mio corpo, dalla pancia piatta alla definizione dei contorni dei miei bicipiti”.
Pesava 200 chili, in un anno ne ha persi 114. Questione di pizza…