I corpi senza vita di cinque persone sono stati scoperti nella serata di ieri, lunedì 25 dicembre, in un appartamento. Si tratta di quattro bambini di 7 anni, 4 anni, 2 anni e 8 mesi della madre: una donna di cui non è ancora stata resa nota l’età ma che dovrebbe essere sulla trentina. I sospetti si sono concentrati sul padre dei bimbi, 33 anni, che è in fuga e ricercato dalla polizia. A quanto si apprende si tratterebbe di un uomo con problemi psichici pregressi e che le autorità definiscono: “psicologicamente fragile”.
A lanciare l’allarme è stato un vicino di casa con il quale la famiglia avrebbe dovuto passare la vigilia di Natale. Non vedendoli arrivare dopo aver provato diverse volte a chiamare al telefono, senza fortuna, ha mandato il figlio a vedere se fosse tutto a posto. Dall’altra parte aveva risposto il padre spiegando come tutti, moglie e figli, stessero dormendo.
Meaux, quattro bambini e la madre trovati morti: caccia al marito
Il giorno successivo il vicino è tornato sul posto ed ha notato tracce di sangue nel corridoio dell’edificio. Ha così deciso di contattare la polizia che si è precipitata sul posto. Nell’appartamento, dove la scientifica non ha trovato alcun segno di effrazione, i corpi di figli e della donna ma nessuna traccia del padre. Ora in tutta la Francia è caccia all’uomo.
La tragedia si è verificata a Meaux ad una quarantina di chilometri da Parigi, ed è stata aperta un’indagine per omicidio volontario dove, oggi 26 dicembre, il procuratore terrà una conferenza stampa sul caso davanti al tribunale. Le indagini sono state affidate al servizio di polizia giudiziaria di Versailles. Si tratta della terza strage di questo tipo nella zona negli ultimi mesi.
Alla fine di novembre un uomo di 41 anni si è è presentato in una stazione di polizia per confessare l’omicidio delle sue tre figlie di età compresa tra 4 e 11 anni ad Alfortville, in Valle della Marna. Un mese prima un gendarme aveva ucciso le sue tre figlie prima di suicidarsi nella sua casa di Vemars, nella Valle dell’Oise. Anche in quell’occasione i fatti si erano verificati “in un contesto familiare complicato”.