Tragedia durante un’escursione in famiglia. È morto all’età di 71 anni il famoso imprenditore proprietario del noto marchio di moda Mango. Isak Andic, manager di origini turche, è precipitato sabato 14 dicembre in un burrone e per lui non c’è stato nulla da fare. L’uomo si trovava con la moglie e il figlio nelle grotte di Montserrat, nella località di Colibatò, in Catalogna.
Isak Andic, grande appassionato di escursionismo, stava percorrendo un sentiero quando improvvisamente il terreno ha ceduto. Il figlio ha sentito un rumore di pietre franate e ha visto il papà cadere nel vuoto e fare un volo di 150 metri. Stando a quanto riportato dai soccorritori l’uomo sarebbe morto sul colpo. Il corpo è stato recuperato e presto sarà sottoposto ad autopsia.
Chi era Isak Andic e il cordoglio per la sua morte
Isak Andic nel 1984 aveva fondato con il fratello Nahman il famoso marchio di abbigliamento Mango. Era partito adolescente da un negozietto al Paseo de Gracia, Barcellona. Poi è arrivato il successo. Il sito web è stato lanciato nel 1995, il negozio online nel 2000. Oggi l’azienda conta più di 300 negozi in Spagna e più di 70 in Itaila. Isak, con un patrimonio di oltre 4,5 miliardi di euro, era considerato l’uomo più ricco della Catalogna.
In queste ore stanno arrivando tanti messaggi di cordoglio: “Con profondo cordoglio ci spiace comunicare l’inaspettata e dolorosa morte di Isak Andic, il nostro presidente non esecutivo fondatore di Mango, in un incidente avvenuto sabato”, le parole del consigliere delegato della compagnia, Toni Ruiz, in una nota.
“Isak è stato un esempio per tutti noi – prosegue il comunicato – Ha dedicato la sua vita al progetto di Mango, lasciando un’impronta indelebile grazie alla sua visione strategica, alla sua leadership ispiratrice e al suo impegno incrollabile nei valori dei quali ha impregnato la nostra compagnia. La sua eredità riflette gli esiti di un progetto imprenditoriale segnato dal successo, anche per la sua qualità umana, la sua vicinanza e la cura e l’affetto, che in ogni momento ha trasmesso a tutta l’organizzazione”. L’impegno a “vegliare perché Mango continui a essere il progetto ambizioso del quale Isak si sentiva orgoglioso”.
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