Una storia di cattiveria ed ignoranza che neppure si può definire bullissimo, semplicemente: stupidità. Accade che una bambina di appena 14 anni, Nicole, venga colpita da una grave forma di leucemia e la madre, per infonderle coraggio in un momento tanto drammatico, pubblichi le sue foto su Facebook con messaggi di incoraggiamento per la piccola. Una sorta di terapia psicologica non solo per accettare il male, ma anche i mutamenti fisici che la terapia comporta, a cominciare dalla perdita dei capelli. Tutto bene, fino a quando un gruppo di studenti della stessa scuola di Nicole, capitanato pare dall’ex fidanzato, ha commentato una foto con una frase che suonava pressappoco così: “Toc, toc, chi è? Non i tuoi globuli bianchi, questo è certo”.
“Ho cominciato a piangere, perché è una cosa che non posso controllare. Mi ha fatto sentire davvero male con me stessa”, ha detto la ragazza. Quando sua madre ha notato quanto stava accadendo, ha deciso che sua figlia non sarebbe rimasta vittima inerme del cyberbullismo, e ha fatto un appello alla scuola affinché prendesse provvedimenti. La scuola, da parte sua, ha garantito misure drastiche e ha specificato che si trattava solo di un gruppo ristretto di persone. Gli altri compagni di classe di Nicole, infatti, si sono schierati in sua difesa e hanno anche inscenato una piccola manifestazione di supporto, che l’ha fatta piangere di gioia.
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